IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - Lamela vince la sfida sulle ripetute. Ma Lamela si prende anche un paio di rimproveri da Zeman quando, durante la partitella del pomeriggio, sbaglia un paio di movimenti. Largentino è croce e delizia del boemo in questi primi giorni di ritiro: delizia perché intravede in lui delle qualità importanti da tirare fuori.
Sono un centinaio, colorati ma discreti. Lamela tira il gruppo e batte tutti sugli ultimi mille con 257". Vanno bene bene anche Nico Lopez e il solito Taddei, si difende Totti, che trova la forza di accelerare negli ultimi 100 metri per provare a superare Perrotta, va male invece José Angel, il peggiore con i suoi 4 minuti. La seduta della mattina dura oltre unora e mezza, quella del pomeriggio le ormai solite due ore e quaranta. I sacchi pieni dacqua non mancano, così come non manca la parte tattica. Partitella e prima ancora schemi e sovrapposizioni. E quando qualcuno invece di passare al compagno, vedi Borriello con Lamela, decide di tirare apriti cielo. I tifosi assistono e si godono anche qualche giocata pregiata, gli schemi fatti di tagli, sovrapposizioni e inserimenti e tanto buonumore, come quando Marquinho prende in braccio Nico Lopez dopo uno schema riuscito. Il giovane dellUruguay è schierato con Totti e Osvaldo e fa bella figura, soprattutto quando segna a Lobont con un tocco morbido. Il Capitano è di nuovo a sinistra e col sinistro segna un gol a giro da far vedere nelle scuole, Osvaldo fa la punta centrale e si diverte tra gol e colpi di tacco, salvo poi uscire dal campo zoppicando quando Juan lo tocca duro sulla caviglia. Niente di grave, solo un po di dolore curato dalle coccole della figlia che il team manager Scaglia gli mette in braccio al termine dellallenamento. Duro ma importante. Oggi di nuovo in campo, domani idem - pare - sotto gli occhi del dg Baldini.