
CORSPORT (S. DI SEGNI) - Lo dice con fierezza. Che il suo Verona ha tratto ispirazione da Zeman. Il dazio da pagare è che il boemo abbia scovato nella sua squadra un altro ragazzo su cui scommettere. Orgoglioso e rammaricato, Andrea Mandorlini parla di Tachtsidis, il greco in procinto di sbarcare a Trigoria. Lallievo gli mancherà: «Ma alla Roma non si può certo dire di no». Perchè Zeman si è innamorato del suo ragazzo? «Perchè Tachtsidis è uno che vede il gioco corto, come quello lungo. Ha personalità, testa, struttura fisica. E un greco tosto. E
Perchè Zeman si è innamorato del suo ragazzo?
«Perchè Tachtsidis è uno che vede il gioco corto, come quello lungo. Ha personalità, testa, struttura fisica. E un greco tosto. Ed è tagliato per giocare davanti alla difesa».
«Perchè Tachtsidis è uno che vede il gioco corto, come quello lungo. Ha personalità, testa, struttura fisica. E un greco tosto. Ed è tagliato per giocare davanti alla difesa».
Sabatini ha ammesso che sulla velocità ci sarà da lavorare.
«Magari diventerà un centometrista, ma le sue fibre sono diverse. Ha sviluppato quelle del pensiero, legge benissimo lazione. Può anche giocare mezzala, ma io lo preferisco regista. E credo che Zeman sia del mio stesso avviso».
«Magari diventerà un centometrista, ma le sue fibre sono diverse. Ha sviluppato quelle del pensiero, legge benissimo lazione. Può anche giocare mezzala, ma io lo preferisco regista. E credo che Zeman sia del mio stesso avviso».
La vive come una rinuncia dolorosa?
«Avrei voluto tenerlo con noi un altro anno, ma la Roma è la Roma. E un ragazzo fantastico, merita questa chance».
«Avrei voluto tenerlo con noi un altro anno, ma la Roma è la Roma. E un ragazzo fantastico, merita questa chance».
Quando ha capito di avere per le mani un prodotto così appetitoso?
«Quando mi sono confrontato con la sua personalità. Abbiamo perfino avuto qualche divergenza, lui abbassava la testa, annuiva, mi stupiva per come riusciva a trarne energie positive».
«Quando mi sono confrontato con la sua personalità. Abbiamo perfino avuto qualche divergenza, lui abbassava la testa, annuiva, mi stupiva per come riusciva a trarne energie positive».
Come si rapporta allidea che Zeman abbia osservato il suo campioncino e glielo abbia strappato di mano?
«Questo per me è motivo di orgoglio. Il mio Verona non era troppo diverso dal Pescara. E poi Tachtsidis non lo conosceva mica nessuno... potrò andarne fiero?».
«Questo per me è motivo di orgoglio. Il mio Verona non era troppo diverso dal Pescara. E poi Tachtsidis non lo conosceva mica nessuno... potrò andarne fiero?».