IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - Ieri quasi cinque ore di allenamento tra mattina e pomeriggio. Sotto al sole, correre e sudare senza sosta. Oggi una giornata forse un po più leggera: partenza alle 10.30 per Riscone (via Innsbruck), dove già ci sono uomini della Roma e dove ormai è tutto pronto, pranzo, riposo e primo allenamento in Alto Adige nel pomeriggio, alle 16.30. M
Domani ancora allenamento, sabato idem - dovrebbe iniziare a comparire il pallone - e domenica pomeriggio prima amichevole contro la selezione dellAlto Adige. Senza sosta, la Roma di Zeman entra nel vivo. Con i giocatori che andranno a Riscone e con quelli che, invece, stanno iniziando adesso le vacanze. Daniele De Rossi, soprattutto. Daniele De Rossi che, tornato lunedì in Italia da vice campione dEuropa, non è ancora partito per le vacanze (probabilmente in America) e per questo ieri, lontano da occhi indiscreti, si è presentato a Trigoria per incontrare Zeman, salutare i compagni e pranzare col papà. Un primo faccia a faccia, dopo che si erano sentiti solamente per telefono qualche settimana fa quando il centrocampista era in Polonia e Ucraina. Era stato lo stesso giocatore a svelarlo in conferenza stampa: «Lho sentito al telefono tramite Tonino Tempestilli. Non lo conosco, perché non lho mai avuto, ma è un tecnico che mi incuriosisce e sicuramente avrà stima di me perché sono un professionista come lui». Lincontro di ieri è stato piuttosto breve, giusto un modo per conoscersi e stringersi la mano, la confidenza arriverà. Quando? Quando De Rossi si aggregherà alla squadra, probabilmente dopo la tournée anche se la volontà della società sarebbe quella di portarlo negli Stati Uniti. Avere lui e Totti, oltre magari a Bradley, sarebbe un ottimo colpo ma in ogni caso sarà lallenatore a decidere, sia per lui sia per Borini.
Di sicuro De Rossi sarà nel secondo ritiro che la società sta cercando di organizzare in Austria. Unaltra decina di giorni necessari per consentire a Zeman di avere a disposizione un gruppo più completo e più vicino alle sue richieste. Ci si penserà, comunque. Perché adesso quello che conta è il ritiro di Riscone. E i giocatori che fanno parte della comitiva romanista, già messa sotto torchio dal Boemo.
Ieri: la mattina tutti in campo dalle 9.35 alle 11.20. Corsa, allunghi e ripetute. Con Marquinho che si è aggregato ai compagni dopo averli raggiunti dal Brasile. I giocatori al termine della doppia seduta erano stremati, Dodò in particolare non stava benissimo: il ginocchio operato si è infiammato ma la sua presenza a Riscone non dovrebbe essere in dubbio. Lo staff medico si dice tranquillo perché, visto i carichi di lavoro, un rigonfiamento al ginocchio era atteso. Problemi muscolari anche per Curci, che è rimasto a Roma, e Verre.