Da Firenze a Vienna, Svedkauskas il debuttante

19/07/2012 alle 09:47.

IL ROMANISTA (V. META) - Dal suo ingresso in campo non erano passati nemmeno due minuti, eppure gli sono bastati per fare quello che Lobont non era riuscito a fare per un’ora e venti: bloccare un pallone. Si è presentato così Tomas Svedkauskas,

Una parata facile, una che facile l’ha fatta sembrare lui: non male per un ragazzo che a Vienna (e dove sennò?) ha avuto il suo metaforico ballo delle debuttanti, visto che l’altro – quello vero, completo di smoking, fiore all’occhiello e minuetto – l’aveva già brillantemente superato in una serata di beneficenza con la Primavera della . con cui fino a poche settimane fa era convinto di andare in ritiro a Moena: il prestito dallo Švyturys Marijampole scadeva il 30 giugno, ma considerato il suo rendimento nella seconda parte della stagione con la squadra di Semplici (miglior del Viareggio nonostante non abbia giocato la finale, solo due volte due gol subiti nella stessa partita in campionato) tutto faceva pensare che sarebbe stato riscattato. Solo che il nuovo direttore sportivo viola Pradè (che ha preso il posto di Pantaleo Corvino, il cui ultimo colpo a Firenze è stato proprio Svedkauskas) ha preferito non esercitare il diritto, la Roma si è inserita e si è portata a casa un che conosceva bene per averlo incontrato nella semifinale del Viareggio, in cui Svedkauskas parò pure un rigore a Federico Viviani. A Firenze la notizia della sua partenza ha colto un po’ tutti alla sprovvista tanto quanto il suo arrivo un anno fa, proprio alla vigilia della Supercoppa Italiana contro la Roma. Sembrava dovesse subito soffiare il posto al ’95 Luca Lezzerini – romano, romanista e fresco di allenamenti con l’Italia di Prandelli -, invece i soliti problemi di transfer l’hanno tenuto fermo fino a gennaio. Ha esordito contro la e da allora non è uscito più. Non far rimpiangere l’ultimo Seculin visto al Poggioloni non era impresa impossibile, più difficile semmai è stato riuscire a dissimulare la fatica negli allenamenti di Riscone. «Non credevo che anche i portieri dovessero correre così tanto» ha detto nella conferenza stampa di gruppo dell’ultimo giorno di ritiro. Un pensiero condiviso dall’altro diciottenne portato a Riscone, Francesco Proietti Gaffi, una vita nella Roma e due scudetti sotto età da secondo di Mirko Pigliacelli.

Ora che il numero uno della doppietta Allievi-Primavera si è trasferito al Parma a contratto scaduto, a contendersi la sua maglia saranno il romano e il lituano, che oltre alle impressioni sugli allenamenti di Zeman hanno in comune anche diverse caratteristiche, su tutte struttura fisica e movimenti. La scelta spetterà ad Alberto . Intanto Zeman si gode il suo debuttante di Vienna.