IL ROMANISTA (B. DEVECCHI) - «Luglio sarà decisivo, almeno per quanto riguarda lo stadio della Roma. La società sta valutando alcuni siti dal punto di vista urbanistico, dellaccesso trasportistico e dei costi». Adesso lo conferma anche Alemanno:
«La legge sugli stadi - ha detto Alemanno - è stata approvata alla Camera e permette di accelerare liter burocratico (manca solo lok del Senato, dovrebbe arrivare entro agosto, ndr). Mi auguro che anche da parte della Lazio e del presidente Lotito ci sia una proposta rapida». E naturalmente sulla stessa lunghezza donda è Alessandro Cochi, il delegato del Sindaco allo Sport. Luomo al quale Alemanno ha affidato la gestione istituzionale - almeno su sponda Campidoglio - dei futuri stadi di Roma e Lazio. «Non neghiamo - ha commentato Cochi - che ci sono stati incontri importanti e che finalmente è pronta la short list delle trequattro aree tra le quali verrà scelta larea per il nuovo stadio della Roma». Sì, ma dove? «Consigliamo che sorga dove cè molta mobilità per quanto riguarda ferrovie, metropolitane o aree parcheggi. Pensando a Massimina per esempio si va fuoristrada. Da cittadino io consiglierei Tor di Valle».
Larea sarebbe in cima alla lista della Cushman & Wakefield, ladvisorscelto dalla Roma per selezionare le aree migliori. Un advisorche Cochi definisce «molto competente». Cochi ha spedito poi un paio di messaggi. Il primo a Lotito. «Non voglio creare derby per quanto riguarda la situazione stadio. Dopo tre anni è finalmente uscita la legge. Lotito ha sempre pensato ad una individuazione dellarea dove costruire il nuovo stadio, ma la Roma in queste ultime settimane sta facendo un buon lavoro». Il secondo al Senato. «Le procedure burocratiche sono il vero freno del nostro paese, spero che si possa andare veloce, perché Roma necessita di stadi sul modello inglese dove si possa vivere lintera settimana».