LEGGO (F. BALZANI) - Zeman non vedeva lora di tornare a Roma. La confessione è stata fatta dal tecnico a France Football 15 giorni fa (poche ore prima dellincontro decisivo con Baldini a Carsoli) ed è stata pubblicata ieri dal magazine transalpino. «Io la Roma la amo follemente - ha giurato il boemo - e torno per far divertire i tifosi »
Che, dopo unannata vissuta tra speranze e delusioni con Luis Enrique, si stanno abbonando in massa. «Gli spettatori vogliono vedere gol e spettacolo e io seguo sempre quello che dice il popolo. Per me non conta solo vincere: il modo in cui si vince è altrettanto importante». Impronta che per Zeman coincide da sempre con un 4-3-3 spregiudicato, ma raramente vincente in serie A. «Quasi tutti sono convinti che a vincere siano gli allenatori. Io invece penso che a vincere sono le società, e se uno non ha alle spalle una società forte è difficile ottenere dei titoli. È da vedere se certi allenatori che vincono nelle grande piazze, sarebbero capaci di farlo in realtà meno forti». In una cosa Zeman e Luis Enrique la pensano allo stesso modo: «A parte il Barcellona o la Spagna, tutte le altre stanno in campo soprattutto per non fare giocare lavversario ». Poi una stoccata sul calcioscommesse: «Il problema è che il calcio per molti è diventato solo un grande business. Chi proprio non capisco sono i giocatori famosi e ben pagati che forse hanno smarrito la passione per questo bel gioco». Chi non lo ha fatto è Totti definito da Zeman «un esempio che ha sempre vissuto il calcio allo stesso modo». E che sarà di nuovo capitano di Zemanlandia.