Nico Lopez e tanti rimpianti. Il «piccoletto» si fa strada e studia da nuovo Insigne...

07/06/2012 alle 10:59.

GASPORT (F. ODDI) - Sabato, nel quarto di finale contro il Varese, il 18enne Nicolas Lopez detto Nico ha giocato mezz'ora, segnato un gol e tre quarti (la palla era davanti alla linea, Frediani l'ha toccata, togliendogli la paternità del 4-0), martedì nella semifinale con la Lazio ha fatto 23', centrando un palo e costringendo Berardi all'ennesimo miracolo di giornata.

Con Zeman Passerà dalla panchina alla prima squadra, il talentino di Montevideo, nella stagione che verrà tornerà spesso a giocare in Primavera, ma intanto il mese prossimo farà il ritiro con Zeman: i dubbi sul suo avvenire sono tutti legati al fisico magrolino, ma controllo di palla e dribbling sono da piccolo fuoriclasse. Praticamente quello che si è sempre detto di Lorenzo Insigne, che prima di incontrare il boemo era un buon talento e nulla più, certo non più considerato dei titolari dell'attuale Roma Primavera.

Record part time Ha cominciato ad allenarsi a Trigoria a inizio dicembre, il contratto (fino al 2016, un milione di dollari al Nacional Montevideo, che sperava di avviare un'asta, ma è stato bravissimo a trovare subito l'accordo col giocatore) è stato depositato l'11 gennaio, il transfer è arrivato ai primi di febbraio. Da allora è rimasto a disposizione per 21 partite, ne ha giocate 14, solamente 10 dal primo minuto, appena 5 per intero, 17 i gol segnati, uno ogni 51', senza neanche un rigore o un calcio di punizione. In Uruguay era già andato a segno in serie A (3 volte in 6 gare, vincendo lo scudetto), a Roma persino di testa, lui che ama tenersi largo a destra per saltare l'uomo, rientrare e calciare col sinistro. Con quel fisico che con una spallata vola via, e una velocità tale che non riescono neanche a dargliela, quella spallata.