
IL ROMANISTA (M. BIANCHINI) - Non è stato difficile, attraverso un rapido sondaggio effettuato fra molti tifosi romanisti , ottenere lincondizionata adesione alla lettera aperta che il direttore Carmine Fotia ha indirizzato al Presidente Giorgio Napolitano. Egli viene considerato, come accaduto in passato per situazioni scabrose di ogni tipo accadute nel nostro angustiato Paese, lestremo paladino della Giustizia. Condividiamo tutti, caro Carmine, la sorta di pudore che ti imbarazza nel coinvolgere il Capo dello Stato in vicende di calcio, quando lItalia intera piange la scomparsa del carabiniere Manuele Braj, caduto in Afghanistan. Purtroppo, fra i tri
Purtroppo, fra i tristi doveri suggeriti dalle alterne vicende della vita, esistono anche i diritti che sono parte integrante di ogni manifestazione della Società. La ribellione che si manifesta fra la gente giallorossa espressa dalla varietà di argomentazioni, ispirate allequità e al buonsenso, lasciano immaginare quanto sia suscettibile la dilatazione del dissapore. Non è un aspetto da trascurare. Quando si reclama giustizia, va sempre ascoltata la voce del popolo. E di questo ti siamo grati per averne interpretato il forte malcontento presso il Massimo Garante.
Le preoccupazioni che suscitano le vergognose trame oscure verso il calcio onesto, trovano puntuale riscontro in una notizia di giornata. Essa è apparsa in pochissime righe e soltanto su pochi giornali, relegata nellangolino, più nascosto, forse suggerito dal ritegno. Ai lettori più attenti hanno fatto sapere che si sono svolti nella sede dellUEFA i sorteggi per i preliminari delle coppe europee. Poteva essere loccasione giusta per fare almeno un accenno sui rischi che gravano nel prosieguo delle estrazioni. Niente. Per colmo di presa in giro, invece è stato ribadito lelenco della pattuglia italiana, redatta per benino con disinvoltura a dir poco sconcertante, dai vertici della FIGC. E vero che i termini scadranno verso la fine di luglio. Ma considerando la ristrettezza dei tempi, tanto per usare un eufemismo, possiamo dire che stiamo assistendo alla sagra dellipocrisia? E così, prendendo a pretesto i "verdetti" del campo, la solerte federazione si è affrettata a rivendicare i diritti delle "sue" squadre alla partecipazione neitornei di coppa. Come se nulla fosse accaduto. E vedere oltre al terzetto Juventus-Milan-Udinese i nomi di Lazio e Napoli figurare nel torneo di Europa League fa ribollire il sangue agli occhi.
Perché dobbiamo essere rappresentati allestero da chi è sotto indagine? Quando laltro giorno, come puro esempio, abbiamo parlato di un capitano fresco di galera, ma regolarmente autorizzato a guidare la sua squadra tuttora indenne dalla macroscopica responsabilità oggettiva, non eravamo tanto lontani dalla realtà. Possono impunemente essere calpestati i regolamenti a beneficio di vergognose interpretazioni? Abete e Platini ci diano qualche risposta. Siamo certi che la tifoseria romanista saprà regalare qualche sfottò offerto dalle umoristiche trovate sul famoso gradino di Regina Coeli. Ma certo è che quando si dice "la pazienza ha un limite", non si potrà sempre immaginare che gli appassionati romanisti debbano vestire i panni della santità. Totò era un Principe, Eduardo un Re, ma la commedia ora deve pur finire. La nuttata per noi è passata.