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CORSERA (A. ARZILLI - C. DEL FRATE) - La «verità devastante » sul derby Genoa-Samp dell8 maggio 2011 sta in una telefonata che il capo ultrà del Grifone Massimo Leopizzi fa a un amico il 28 maggio scorso, poche ore dopo gli ultimi arresti del calcioscommesse.
Ieri intanto i federali di Palazzi hanno fatto il giro di audizioni programmato.Miccoli, Almiron, ma soprattutto molti del Bologna sono stati ascoltati in base alle carte sui presunti tarocchi del Bari. Su Bologna-Bari (0-4) anche Gianni Morandi ha messo la firma per scagionare i giocatori emiliani. In particolare Daniele Portanova, che ieri ha confermato la versione riferita al Tribunale di Bari nellinterrogatorio del 5 marzo: lincontro con i «parenti-amici» di Masiello il giorno stesso della festa salvezza del Bologna e il no alla combine. Portanova ha ricostruito quel 18maggio del 2011 producendo materiale per rafforzare la sua tesi: uno stato di ebbrezza collettiva ripreso dai molti filmati (ieri prodotti in Procura Figc) e certificato dalle firme dei tanti testimoni che hanno assistito alle scene di festa, Gianni Morandi in primis. Tutti i giocatori avevano bevuto parecchio e Portanova, annebbiato dai fumi dellalcol, era poi andato allincontro incriminato insieme a figlioletto e moglie, che lo trascinò via non appena fiutato puzza di bruciato. «Vi pare possibile programmare un grave illecito dopo 12-13 caipirinha? » ha chiesto Portanova ai federali.