I baby giallorossi senza freni. Varese travolto, ora il derby

03/06/2012 alle 10:38.

GASPORT (G. IMPARATO) - La «poule scudetto Primavera» si regala anche il derby della capitale, difficile prevedere se stasera sbucherà anche quello di Milano. Roma e Lazio stropicciano Varese e Torino (la Juventus è altra pasta), la logica conseguenza è contendersi l'accesso alla finalissima. Due gare per la gioia di Zeman, Donadoni e Lotito:

 

Il coniglio dal cilindro Troppo forte la Roma, troppo morbido il Varese lontano parente di quello che giocò la finalissima l'anno scorso. In soli 21' Ricci (stupenda sassata da 25 metri) e Ciciretti (piazza di piatto in rete dopo un'incursione da sinistra di Piscitella) regolano la pratica. Dopo il riposo strappa applausi Pigliacelli (pronto a salutare per andare al Parma): quattro paratone su Turlan e Zamble (prende anche una traversa) per negare la gioia del gol. Il Varese non sfrutta il calo romanista, Nico Lopez entra e firma il gol più bello chiudendo i giochi: finta, dribbling fulmineo, corto, chiuso dal rasoterra del 3-0. Ma firma anche l'assist-gol per Frediani. Il «coniglio» (è il soprannome di Lopez, per i denti sporgenti), ha realizzato 17 gol in 13 gare, la maggior parte iniziate in panchina. Mancino, scoperto dal d.s. , il divorzio dal Nacional Montevideo gestito in modo indolore. Zeman gli aveva tolto Caprari davanti prendendolo a . Ora lo trova a Trigoria per svezzarlo.

 

Emmanuel contro tutti Il Toro è infilzato, a spingerlo fuori dall'arena ci pensa un torero nigeriano, Sani Emmanuel, portato a Formello da Taribo West e che nel Mondiale Under 17 del 2009 fu eletto miglior giocatore. Più che Torino-Lazio, il primo tempo sembra Emmanuel contro tutti. Sblocca la gara dopo 4' (stupenda finta, da ubriacare i centrali e infilare il rasoterra che manda la palla dove è imprendibile); la chiude con una zampata, colpendo al volo davanti Gomis a margine d'una azione corale. Bravo Emmanuel, bene la Lazio di Bollini che sta in campo come una squadra di grandi. Possesso palla pulito, nessuno strappo nella manovra, eleganza e pragmatismo. Il Torino gioca solo a sprazzi, ballerino in difesa e con un tridente spuntato. Solo Pinelli regala un guizzo deviando sotto porta, ma quando è troppo tardi. Emmanuel aveva già deciso tutto, e non ha festeggiato col doppio salto mortale alla Martins come fece nel derby di campionato due mesi fa. Vuoi vedere che ha conservato il guizzo per martedì sera a Gubbio?