CORSPORT (S. DI SEGNI) - Ha preso parte al lancio della nuova maglia giallorossa, presentando levento allAra Pacis. E ieri ha accompagnato il figlio a sottoscrivere labbonamento in curva: Massimo Ghini, attore e tifoso romanista doc, accoglie con entusiasmo e un pizzico di stupore i dati positivi della nuova campagna abbonamenti. «E come me lo spiego?»,
ASPETTANDO LA CILIEGINA - Se il mercato sonnecchia, il Ghini appassionato non è preoccupato: «Il club ha fatto capire chiaramente di non poter ancora disporre delle cifre necessarie per acquisti stellari. La Roma è chiamata a una partita a scacchi, il silenzio di questi giorni è determinato dal fatto che i dirigenti hanno bisogno di muoversi come i servizi segreti. Non facciamo drammi se Palacio è finito allInter. Lansia dei tifosi è la conseguenza della fame di risultati. Ma non ci dimentichiamo che questa società qualche tempo fa ha rischiato di chiudere baracca... E poi Zeman ha già costruito in passato le fondamenta per una squadra da scudetto. (...)"
TRADIZIONI RISPETTATE - Uno sguardo al futuro, un occhio al passato. Ghini promuove a pieni voti le strategie di avvicinamento ai tifosi: «Questi americani mi sembra che non abbiano la smania di fare le cose... allamericana! La presentazione della maglia è stata loccasione per dimostrare che la proprietà guarda al futuro ma vuole portarsi dietro le tradizioni. Insomma, invasione violenta di operazioni di marketing? No, grazie».