
IL ROMANISTA (V. META) - Sarebbe stata la quinta finale in due anni, la sua Roma si è fermata un passo prima: Alberto De Rossi non riesce a nascondere la delusione per la sconfitta nel derby, eppure per i suoi ragazzi spende ancora una volta parole di elogio: «Sono stati bravissimi esordisce -. Ci è mancata un po di brillantezza, ma alla fine ha pesato la stanchezza dei tanti giocatori che erano reduci dagli impegni con la nazionale
Una partita decisa dai contropiedi della squadra di Bollini, che pure è rimasta in bilico fino allultimo (Berardi è stato decisivo per due volte su Nico Lopez nel finale): «Peccato, ma ci può stare. I contropiedi non sono stati frutto di errori individuali, ma di squadra e forse se avessi tolto otto nazionali saremmo stati più brillanti. Rifarei le stesse scelte di formazione confermando dieci undicesimi della squadra dei quarti, anzi ci tengo a ringraziare Viviani che è venuto nonostante fosse rientrato alle tre di notte. Ripeto, una partita così ci può stare e non credo sia un caso se noi e la Juventus abbiamo avuto gli stessi problemi contro Lazio e Milan. Vorrà dire che adesso ci prepareremo per la Supercoppa Italiana». Del rigore non concesso De Rossi preferisce non parlare: «Sinceramente non lho visto, ho visto solo i miei ragazzi che protestavano e non saprei dire se ci fosse o no. Però mi hanno fatto rivedere in tv un paio di episodi, compresi i due gol di Emmanuel e di Rozzi e non si può dire che siamo stati fortunati con i rimpalli. È stata una partita sbagliata, ma comunque viva fino allultimo, ci mancherebbe che i ragazzi non ci provassero fino alla fine». Ultima battuta sul futuro, quello di De Rossi e quello della sua Roma alla luce delle novità a Trigoria: «Non è che io voglio rimanere in Primavera, è la Roma che mi conferma. E con larrivo di Zeman sulla panchina della prima squadra, chissà che una stagione per noi fantastica visti i tanti esordi, non possa diventare ancora più bella se il mister decidesse di confermare qualcuno dei nostri. Noi siamo a disposizione ».