IL ROMANISTA (S. ROMITA) - Una grande Italia guidata mai come ieri da un De Rossi, guerriero a tutto campo, ha piegato i pronostici e gli scettici. E andiamo avanti. Non sappiamo quanto riusciremo a protrarre il nostro Europeo. Ma la storia ci dice che, dopo i gironi spesso passati per il rotto della cuffia, la nostra nazionale cresce in convinzione e gioco.
Al biscottino Spagna-Croazia non volevo proprio crederci. Ma è certo che nella testa di spagnoli e croati il pensiero di andare a giocarsi la partita solo nel secondo tempo cè stato. Poi ha prevalso la squadra più organizzata e gli spagnoli sono passati in testa al nostro girone. Ci batteremo adesso quasi sicuramente o con la Francia o con lInghilterra. Ma la sorpresa potrebbe arrivare anche dallUcraina. Oggi sapremo come finirà il girone che ci interessa da vicino. Da sempre preferisco passare per secondo e giocarmela con i primi, nello sport e nella vita. Sono fatto così. I primi si credono più forti. E chi si sente più forte arriva allo scontro con più presunzione e con le difese immunitarie abbassate. Vorrei dunque affrontare lInghilterra se posso esprimere un desiderio. Con la Francia abbiamo già dato. E anche, certamente, ripreso con gli interessi.
Mi interessa vedermela con la Regina Elisabetta e i suoi sessanta anni di regno, e sbattergli addosso il ragazzone di venti anni tutto gossip, estro e classe. SuperMario potrebbe anche non reggere lo stress e farsi espellere immediatamente, cadendo nelle provocazioni inglesi. Ma spero che la sua conoscenza di quei difensori sia unarma in più che Prandelli decida di utilizzare dal primo minuto. Per Motta e Diamanti nutro qualche dubbio. Ma lo terrò per me. Ma vedere De Rossi finalmente quasi nella sua posizione mi ha galvanizzato, emozionato e, contemporaneamente rattristato. Vedo sempre pochi romanisti in azzurro. Io Totti lo porterei sempre con me, anche al cinema. E Osvaldo, oltre a Borini, non avrebbe sfigurato.