GASPORT - Racconta Maria Falcone che suo fratello Giovanni aveva una collezione di papere. Gli servivano per ricordare come chiunque anche quello che sarebbe destinato a diventare un monumento della nostra Repubblica potesse commettere degli errori. Per questo le ultime malinconie della Roma possono meritare l'assoluzione piena
Altafini scettico Totti è ad un solo gol di distanza da Meazza ed Altafini, appaiati al 3° posto a quota 216, dietro a Nordahl 225 e a Piola 274. Insomma, per il capitano giallorosso, il sorpasso potrebbe avvenire già a Cesena, ma Altafini, più che intristito, pare puntiglioso. «Certo, è un traguardo prestigioso, ma se il metro di paragone fosse stato lo stesso, 216 gol li avrei fatti in un baleno. Totti ha tirato una quarantina di rigori e batte le punizioni; io al massimo ho calciato 5-6 penalty. E poi quando giocavo io gli autogol non si contavano ora invece assegnano le reti all'attaccante. Insomma, avrei potuto essere secondo e nessuno mi avrebbe mai raggiunto se per un anno non fossi tornato in Brasile e nell'ultima stagione alla Juve non avessi giocato solo una novantina di minuti. Francesco arriverà anche a 220 gol, ma Nordahl non lo supererà mai».
Cento portieri battuti Totti ovviamente fa gli scongiuri, anche perché nel frattempo sabato inserendo nella lista Carrizo è arrivato ad arrivare a cento portieri battuti con la maglia della Roma. Come evidenziato dal sito LAROMA24.IT, da Abbiati a Zuberbühler la sua è stata una scalata giunta a una cifra tonda. È di buon auspicio, poi, il fatto che il prossimo avversario Antonioli, portiere del Cesena, con 9 reti al passivo è quello più battuto insieme con Buffon. Il modo migliore per preparare il ritorno di Montella bloccato dal club e apparentemente insidiato solo da Villas Boas o da una «follia» di Capello e salutare Luis Enrique, che ieri ha rifesteggiato il compleanno con pizza e porchetta insieme a dirigenti e squadra, che hanno percepito un clima di addio. «Stavolta la festa ho voluto farla alla romana», ha detto lo spagnolo. È parso quasi un onore delle armi a una città che non lo ha apprezzato fino in fondo. Ma non ne faccia una dramma, anche Falcone ci ha insegnato che le papere toccano a tutti.