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IL MESSAGGERO (U. TRANI) - «Speriamo che il conto lo paghino gli americani». Francesco Totti, da sempre, è lorganizzatore delle tavolate della Roma. Pure di questo pranzo di fine stagione, davanti al mare, in un ristorante sulla spiaggia di Santa Severa e subito dopo lallenamento del mattino. Spesso è lui che mette
Non è stata unabbuffata. Menù con antipasti caldi e freddi, risotto alla pescatora e ravioli ai frutti di mare. Nessuno è passato al secondo e sono stati evitati i dolci. Alla fine, il ringraziamento del mental coach Llorente al gruppo: «Siamo stati bene». Totti, subito dopo, ha accettato, davanti alle telecamere, il dibattito sulla stagione deludente e su quella che verrà. Senza sottrarsi alla domanda più scomoda, conseguenza dellintervento di De Rossi, domenica pomeriggio, dopo Cesena-Roma. Daniele ha sintetizzato tutto in tre parole: «Ora servono velocità, organizzazione e grandi investimenti». «Grandi investimenti?» sorride Francesco. «E io che cosa vado dicendo da anni? Mi avete sempre preso per matto. Adesso andiamo in vacanza. Lannata è andata così come non si aspettava nessuno. Da luglio ricominceremo una nuova avventura sperando di fare molto meglio».
Di grande attualità anche il ritorno di Montella a Trigoria. «Pensate che sia solo un mio amico? Invece ha già dimostrato di non guardare in faccia nessuno. Sono bastati quei quattro mesi sulla panchina della Roma per farlo capire a tutti. Appena è arrivato mi ha messo fuori. Farà sicuramente quello che si sente: conosco il carattere di Vincenzo ed è un bel carattere». Il primo sguardo al nuovo tecnico, senza dimenticare quello uscente. La squadra ha convocato a tavola, cosa non era mai successa questanno, anche Luis Enrique (con un nuovo look: taglio estremo di capelli) e il suo staff: «Abbiamo sempre detto che se lui fosse rimasto noi saremmo stati contenti. Ma ha preso questa decisione rispettabilissima e purtroppo dobbiamo cambiare. Mi ha colpito per lumanità e il rapporto che ha sempre avuto con tutti i giocatori. Mettersi a disposizione di una squadra così importante è una grande cosa per un allenatore».
«Sarei felicissima se tornasse Montella alla Roma, come potrei non esserlo». Rosella Sensi, ieri mattina al Salone dOnore del Coni, ha ribadito il suo pensiero. Del resto era stata chiara già nel pomeriggio di Juventus-Roma: «Preferisco Montella a Luis Enrique». Una dichiarazione che ha inizialmente bloccato i nuovi dirigenti giallorossi già orientati a contattare lAeroplaninio. Poi Sabatini si è preso la responsabilità di ripartire dal via. La Sensi ha poi aggiunto: «Non gli do però consigli: perchè ne hanno dati tanti a me e io ora preferisco fare la tifosa». Un chirurgo specializzato, ieri mattina a Trigoria, ha visitato De Rossi, riducendo e immobilizzando la frattura al suo dito indice della mano destra.