
CORSPORT (A. GHIACCI) - I risultati della penultima giornata hanno cambiato le carte in tavola. E messo la Roma di fronte a una settimana pressoché inutile. LEuropa per ora è andata, la partita di Cesena servirà solo per chiudere dignitosamente. E allora il tempo che resta potrebbe servire per pianificare il futuro: invece di
DUBBI - La Roma, insomma, è legata alla decisione di Luis Enrique. Non che questo rappresenti un particolare peso, anzi. La dirigenza ha manifestato lintenzione di aspettare senza particolari ansie. Soprattutto il direttore generale Franco Baldini, che di Luis Enrique apprezza sia il lato umano che tecnico, non sembra avere fretta. Ma se i giocatori sono schierati dalla parte dellallenatore spagnolo, cominciano ad emergere punti di vista diversi. Il direttore sportivo Walter Sabatini, ad esempio - anche a giudicare dalle sue ultime esternazioni - sarebbe già pronto a considerare chiuso il rapporto con Lucho e pronto a puntare su un tecnico più normale. Un italiano, un tipo come Allegri per esempio (nel caso in cui il livornese si dovesse sciogliere dal Milan ovviamente...), o come Montella, mandato via lestate scorsa e ora apprezzato da tutta Italia.
SONDAGGI - Ecco perché sabato scorso, dopo la partita con il Catania, proprio il ds giallorosso ha confermato che «niente alla Roma è fermo, la società è sempre in movimento, in caso di separazione non ci faremmo trovare impreparati» . E poi, per chiudere, la considerazione secondo la quale «sarà scelto un tecnico che non disperda il lavoro di Luis Enrique, ma lo prosegua. Villas Boas? Un nome sul mercato, validissimo...» . Nome che in realtà Baldini preferirebbe. Unopzione che accontenterebbe tutti? Prandelli.