CORPSORT (A. GHIACCI) Non solo ieri, ma anche sabato notte. In tanti a Pescara da due giorni fanno le ore piccole. perché da festeggiare cè il ritorno in serie A, categoria che mancava da ventanni. Squadra, società, allenatore, una volta battuta la Nocerina - successo che ha permesso agli abruzzesi di vincere il campionato chiudendo davanti al Torino per differenza reti
SALUTO - Qualcosa di simile allo sketch che vide protagonista in tv Daniele De Rossi, nei giorni dellattesa del suo rinnovo con la Roma: allora il mediano, salito su un taxi, disse «mi fermo qui, resto qui» intendendo che non sarebbe andato via dalla Roma. Zeman invece, quando era di fronte a tutti, vicino al presidente Sebastiani, è stato raggiunto da un uomo vicino alla società. In una mano aveva un foglio, nellaltra una penna. Simbolicamente il contratto per legarsi per un altro anno al Pescara. Niente da fare. A differenza di De Rossi, Zeman ha dato risposta negativa e non ha firmato. Segnale chiaro: è arrivato il tempo dei saluti. E, con tutta probabilità, del ritorno alla Roma, «lunica squadra che può far traballare il nostro allenatore» aveva detto giorni fa il numero uno Sebastiani.
DISCORSO - Lo stesso presidente ha dedicato il suo discorso notturno a Zeman «Ma dove va? La città lo adora, cosa va a fare a Roma? Ad allenare giocatori qualsiasi come Totti e De Rossi...» ha urlato al microfono scherzando, ubriaco di gioia per il risultato ottenuto. Nulla da fare, Zeman quel foglio non lha firmato. E oggi inconterà la Roma per definire laccordo. Ma il Pescara e Pescara, questo è certo, gli rimarranno sempre nel cuore. lì, Zeman, è stato benissimo. E ha vinto. Insomma: una gran bella storia.