IL ROMANISTA (P. A. COLETTI) - Borini scala posizioni, in nazionale come nella Roma. Nellallenamento mattutino di ieri il ct Prandelli lo ha provato in coppia con Mario Balotelli. Una bella iniezione di fiducia per il giovane
Va detto che alla partitella di fine allenamento di ieri non hanno preso parte Di Natale e Cassano, ma comunque Borini ha scalato posizioni nelle preferenze di Prandelli. Nella conferenza di due giorni fa il ct aveva detto: «Tutti e sei gli attaccanti meritano di essere qui , sono tutti molto interessanti. Mi stanno convincendo, verificherò nei prossimi giorni. Con tutti e sei si possono provare più cose. Se li terremo tutti, sacrificheremo un difensore». Prandelli ha scelto unItalia offensiva e giovane. Entro il 29 maggio, giorno dellamichevole di preparazione contro il Lussemburgo a Parma, il ct dovrà scegliere gli uomini a cui affidarsi. Borini, dopo lultimo attestato di stima ricevuto ieri, è quasi certo di esserci. Chi è sicuro di partire per Polonia e Ucraina è Daniele De Rossi. Il centrocampista ha iniziato il ritiro con il problema della frattura allindice della mano destra, che lo ha costretto a saltare qualche allenamento iniziale. Ma ormai già da tre giorni è tornato a pieno ritmo a disposizione di Prandelli. Il ct, che stravede per lui, gli affiderà le chiavi del centrocampo in coppia con Pirlo, e nellamichevole di due giorni fa lo ha provato da perno centrale. Ieri a Coverciano sono arrivati finalmente i portieri. Buffon, De Sanctis e Sirigu hanno usufruito di qualche giorno di vacanza in più visti gli impegni con i rispettivi club (finale di Coppa Italia e campionato francese).
Il portiere della Juve in unintervista a Sky ha parlato dello scandalo scommesse: «Per chi conosce il calcio sa cosa succede in certe situazioni. A volte, come si dice, sono meglio due feriti che un morto. Ogni tanto qualche conto è giustificabile». Parole forti, non certo appropriate in un momento come questo. Una risposta lha già data Prandelli invitando a Coverciano per questo lunedì Simone Farina e Fabio Pisacane, i giocatori che si sono ribellati a tentativi di corruzione nel calcio. A Coverciano ieri ha parlato anche Sebastian Giovinco. Un altro che insieme a Borini rappresenta la nuova Italia. Quella giovane, determinata e offensiva voluta da Prandelli. «Il ct non ha mai guardato alla questione della mia altezza. E il merito è tutto suo, ha costruito una Nazionale senza troppi giocatori fisici e anche il Barcellona ha vinto senza giocatori fisici» ha spiegato lattaccante in comproprietà tra Parma e Juventus. Giovinco ha poi rivelato che «il clima che si respira in gruppo è positivo, abbiamo consapevolezza nei nostri mezzi e soprattutto cè entusiasmo, dunque ci sono tutte le basi per far bene»