IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - Il mercato della Roma aspetta lallenatore della Roma. Walter Sabatini è in continuo movimento (due giorni fa era a Lisbona, ieri invece si trovava a Milano) ma prima di definire nel dettaglio qualsiasi operazione sta aspettando di fare un punto vero e proprio col nuovo tecnico. Cioè, a meno
Montella ha fatto sapere, in via ufficiosa, che il reparto su cui si dovrà investire di più è la difesa e in fondo non è una novità: Heinze e Juan sono destinati, nonostante un altro anno di contratto, o a lasciare Roma o comunque a vivere una stagione da seconde linee, per Kjaer si aspetta di vedere se il Wolfsburg concederà un altro anno di prestito - Montella comunque ha dato il suo ok a uneventuale permanenza a Trigoria - e Burdisso tornerà in campo dopo un anno di assenza. Verranno quindi presi almeno due centrali: un titolare e un giovane di prospettiva. Antei, ad esempio, potrebbe tornare. E Castan del Corinthians continua a essere monitorato. Il nome caldo, sul taccuino di Sabatini già dallo scorso anno, è quello di Rolando del Porto. Il blitz a Lisbona non è stato casuale: il giocatore interessa, anche se non è lunico, e la stampa portoghese dà per certa unofferta della Roma da quasi dieci milioni. Offerta che a Trigoria non confermano, senza però smentire linteresse per il giocatore il cui agente italiano, Peppino Tirri, ieri ha gettato acqua sul fuoco: «Linteresse della Roma è falso», ha detto cercando di tenere i riflettori bassi su una trattativa che potrebbe entrare nel vivo a breve. Il viaggio lampo di Sabatini in Portogallo è servito anche per capire se ci sono o meno i margini per portare a Roma Ezequiel Garay, argentino del Benfica a metà col Real. Mourinho non impazzisce per lui, visti anche i buoni uffici di Baldini con gli spagnoli un sondaggio verrà fatto.
Così come per ora è un sondaggio, ma potrebbe presto concretizzarsi in qualcosa di più, quello fatto dal Valencia per José Angel, pronto a salutare la Roma dopo un anno di sole amarezze. Un altro nome per la difesa è quello di Mathias Silvestre del Palermo: il presidente rosanero Zamparini, in una delle tante dichiarazioni che rilascia a cadenza quotidiana, ha detto che «vorrebbe un grande club» e che è disposto ad ascoltare offerte entro un mese. Alla Roma piace, lui non avrebbe problemi a trasferirsi anche senza giocare - eventualmente - nelle coppe europee. Aspetto questo, in attesa delle sentenze sul calcio scommesse, che potrebbe frenare alcuni affari della Roma. Van der Wiel ne è un esempio, anche se cè ancora tutto un Europeo di mezzo che potrebbe cambiare le carte in tavola. Ma anche Isla o altri giocatori che vogliono o vorrebbero misurarsi non solo in ambito italiano.
A Trigoria però questo aspetto preoccupa poco perché la Roma è convinta di riuscire comunque a fare una campagna acquisti di spessore. Prendendo giovani di qualità (in Portogallo si parla anche dellinteresse per il centrocampista colombiano Rodriguez, 21 anni, sempre del Porto) e giocatori già affermati, che non hanno bisogno di alcun tipo di adattamento.
Per lattacco, dopo Lamela che dagli Internazionali fa sapere di non avere alcun dubbio sulla sua permanenza a Roma, potrebbe arrivare un altro argentino: Rodrigo Palacio del Genoa. A Sabatini piace e da tempo. A Montella anche. E ieri il ds dei liguri Capozucca ha aperto a una cessione: «E un giocatore straordinario che merita una big. Non so cosa ci sarebbe successo questanno senza di lui». Amico di Gago, trentanni, già lo scorso anno aveva dato il suo ok a trasferirsi alla Roma. Questanno le cose non sono cambiate. Anzi, la pessima stagione del Genoa lo ha ancora più convinto. Trattare con Preziosi non è facile, ma la Roma, col sì del giocatore, è convinta di essere sulla strada giusta. Magari inserendo nellaffare qualche contropartita tecnica. Rosi o Greco, ad esempio. Ma anche e soprattutto Marco Borriello, qualora la Juventus decidesse di non riscattarlo. Sempre in tema di attaccanti, Leo Rodriguez, lagente di Gomez - e Isla - non ha escluso che il suo assistito possa seguire a Roma Montella, lallenatore che più lo ha valorizzato: «Gli piacerebbe continuare a lavorare con il tecnico lo ha consacrato». Chissà se a Trigoria sono dello stesso parere.