LA REPUBBLICA (M. FAVALE) - La partita è di quelle che possono valere una stagione intera: Roma-Napoli, posticipo serale di sabato prossimo, può costare a una delle due squadre il biglietto speciale per accedere alla Champions League. Sul campo conta solo vincere. Vista con gli occhi dell´ordine pubblico, però, dalle
Con la Roma reduce da una bruciante sconfitta a Torino contro la Juve e in attesa del recupero contro la Fiorentina di domani pomeriggio, il rischio contestazione per la formazione di Luis Enrique è alto. In più si aggiunge il rapporto mai amichevole tra romanisti e napoletani che, in passato, soprattutto negli anni 90, hanno dato vita a scontri pesanti dentro e fuori dall´Olimpico. Anche per questo, Pecoraro, in linea con l´atteggiamento che quest´anno le prefetture in tutta Italia hanno avuto durante il campionato, ha deciso di vietare la trasferta ai napoletani sprovvisti di tessera del tifoso.
Non solo: nessun supporter della squadra biancazzurra, residente a Napoli o in Campania, potrà acquistare un biglietto per qualsiasi settore dell´Olimpico. E, ulteriore inasprimento delle misure, i biglietti potranno essere acquistati soltanto a Roma e provincia. Un tentativo per limitare la presenza di napoletani allo stadio (nonostante siano numerosi i supporter biancoazzurri muniti di tessera) e per concentrare l´attenzione delle forze dell´ordine nel "filtraggio" degli ingressi all´Olimpico.
L´obiettivo è quello di impedire che bombe carta, petardi e fumogeni (che due giorni fa a Genova hanno segnato l´inizio della contestazione che ha tenuto Marassi fermo per 40 minuti) vengano introdotti nello stadio. All´interno, poi, sarà massiccia la presenza di forze dell´ordine per evitare che le due tifoserie vengano a contatto o che una delle due tenga in ostaggio uno stadio intero com´è successo durante Genoa-Siena. D´altronde i precedenti non fanno ben sperare.
Nel 2008, ultimo campionato prima dell´introduzione della tessera del tifoso, Roma-Napoli fu palcoscenico per scontri tra tifosi che dall´Olimpico proseguirono fino alla stazione Termini. Nel 2001, invece, gli scontri tra biancazzurri e giallorossi avvennero in Campania, prima e dopo la sconfitta della Roma che a Napoli si giocava lo scudetto. Questo per dire degli episodi che, negli ultimi anni, hanno alimentato una rivalità antica. E, d´altronde, tutta Roma non ha dimenticato nemmeno quel derby che nel 2004 venne sospeso dopo le pressioni delle tifoserie romanista e laziale. Precedenti pericolosi di cui nessuno vorrebbe vedere una replica sabato prossimo.