IL ROMANISTA (V. META) - Se cè una squadra che potrebbe riuscire là dove nessuno è mai riuscito ed espugnare lo Juventus Stadium, quella è la Roma. Lo è perché in realtà una Roma è già uscita vincitrice dal cerchio magico dei bianconeri, ed è la Primavera. I campioni dItalia hanno fatto limpresa nellandata della finale di Coppa Italia
La notte dell8 marzo i giocatori ce lhanno ancora negli occhi quando ci ripensano: «È stato fantastico - sorride Valerio Verre - anche perché per noi rappresentava la possibilità di prenderci una rivincita sulla finale dellanno scorso, persa con la Fiorentina, e anche della sconfitta del Viareggio proprio con la Juve. Mi ricordo che a cinque minuti dalla fine con Federico Viviani ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti "mi sa che ce labbiamo fatta". Non lo dimenticheremo mai». Il diciottenne centrocampista, che pure ha giocato allOlimpico in Europa League, conserva unimpressione forte soprattutto di un particolare: «La gente. Ce nera veramente tanta, quando siamo entrati in campo cantavano tutti, è stato molto emozionante». Emozione che non ha impedito alla Roma di gelare tutti e ventimila i tifosi presenti allo stadio quel giovedì sera (la Juventus, oltre a decidere per lingresso gratuito, aveva chiesto e ottenuto di spostare la partita in modo da non farla coincidere con la trasferta della prima squadra a Bologna): merito del rigore trasformato da Viviani dopo appena cinque minuti, e poi del raddoppio di Tallo, colpo di testa su angolo battuto dallo stesso capitano. Versione rovesciata della finale del Viareggio, la gara avrebbe visto la Juve tornare in partita a metà ripresa (gol di Libertazzi, già esordiente in Europa League con Delneri) ma a salvare il risultato ci ha pensato un grandissimo Pigliacelli.
Chi quella partita la sentiva in modo particolare era Amato Ciciretti, che alla Juve aveva segnato il gol scudetto nella finale del campionato Allievi e non poteva non essere fra i protagonisti dellimpresa: «Una serata eccezionale - ha detto lattaccante lasciando Trigoria dopo la vittoria di ieri con la Primavera -, siamo stati perfetti e non era facile per niente. Loro hanno questo stadio pazzesco, molto diverso dallOlimpico perché hai il pubblico praticamente addosso e si sente. Anche per questo essere stati gli unici a vincere lì è una cosa che ci riempie di orgoglio, anzi quando siamo rientrati negli spogliatoi è stata la prima cosa che siamo detti». E domenica tocca alla Roma dei grandi: «Tuttaltra storia. Però noi ci siamo riusciti. Se fanno come noi...»