GASPORT (M. CECCHINI) - Una volta che è uscita la notizia della discussione animata (in altri tempi più aggressivi si sarebbe chiamato litigio) nello spogliatoio tra giovani e vecchi, l'impressione è che stavolta abbia perso anche Luis Enrique. Abbia perso fiducia in un gruppo che oggi - dopo un'attesa strigliata - farà lavorare nel giorno di Pasqua (dopo che prima della gara, in forma ufficiosa, tirava aria di giorno libero)
Autocritica Heinze Carattere però non ne manca ad Heinze, che dice: «La delusione è di tutti, ma non è mancata la grinta, sono stati bravi loro, hanno segnato subito. Forse sono mancato io, questo succede nel calcio e bisogna assumersene la responsabilità. Abbiamo perso un'occasione importante, così fra tre giorni abbiamo l'obbligo di ottenere tre punti. L'impegno c'è, noi stiamo dando tutto, a volte le cose vengono bene a volte meno, il calcio è un gioco non matematica. Ma noi non ci arrendiamo, dobbiamo alzare la testa e riprenderci».
Non è in discussione I dirigenti fanno presente educatamente all'arbitro alcune decisioni discutibili. Ma il d.s. Sabatini ha molte altre cose da dire sulla partita: «E' stata la più brutta Roma della stagione. Ma il progetto non si interrompe quando si perde. Dobbiamo tutti metterci in discussione, dai giocatori ai dirigenti. Non è un problema di carattere, ma forse di calciatori. I giocatori che abbiamo devono mettere maggiore ferocia in campo, probabilmente alcuni giocatori sono stati sopravvalutati caratterialmente. Luis Enrique remissivo? Forse non ha voluto compromettere altri calciatori e ha ritenuto di mantenere gli stessi fino alla fine, ma non è in discussione, mi sento più io in discussione. Voci di sue dimissioni? False, sarà stato molto amareggiato. Lui è un combattente e in momenti come questi è in grado di condurre una battaglia. Da domani si riparte. Il progetto non è fallito, le sconfitte ci aiuteranno a capire chi può dare un contributo anche in futuro». L'unica domanda che umilmente rifiuta è quella sulla zona Champions. «In questo momento è irriverente parlarne. Dovremo far noi dirigenti le riflessioni». Titoli di coda sul commento scritto da Lamela su Facebook: «Non era il risultato che ci aspettavamo». Ci saremmo preoccupati se avesse scritto il contrario.