Prandelli apre la porta a Totti

19/04/2012 alle 09:22.

CORSPORT (R. MAIDA) - Le mani e il viso erano gli stessi che l’avevano accolto otto anni fa. E’ stato un dejà vu , mascherato solo in parte dai ruoli che cambiano le prospettive e l’approccio alla vita. Cesare Prandelli è tornato a Trigoria ritrovando Franco Baldini,

LA GIORNATA - Vestito elegante, con un filo di barba, Prandelli ha pranzato con Baldini all’interno del centro sportivo e poi si è riunito in una stanza con Luis Enrique per chiedere informazioni sui giocatori che gli interessano. Soprattutto , Osvaldo e , che dovrebbero far parte della spedizione italiana a Euro 2012. «Li ho trovati bene» ha confidato ai collaboratori. Ma Prandelli ha seguito con attenzione anche : prima che entrasse in campo lo ha incrociato, facendogli i complimenti per la partita contro l’Udinese. 


L’INTERVISTA - Infine, ai microfoni di Roma Channel, ha lasciato aperta ogni possibilità sulle convocazioni: «Mi aspetto che i giocatori arrivino pronti all’appuntamento sia sul piano fisico che mentale. Quando si parla di , o anche di Del Piero, bisogna avere rispetto per quello che hanno fatto nel calcio. [...] C’è tempo prima delle scelte definitive e bisogna aspettare. Di sicuro, non terrò conto dell’età anagrafica. Semmai della continuità e della progettualità» . L’ultima frase sembrerebbe una chiusura, visto che (come Del Piero) non ha partecipato alle qualificazioni. Ma l’emergenza in attacco, tra gli infortuni di Rossi, le bizze di Balotelli, i problemi di Cassano e le difficoltà tecniche di Pazzini e Gilardino, hanno spinto Prandelli a considerare l’ipotesi di richiamare alle armi un grande simbolo nazionalpopolare. 


LA VISITA - A proposito del rientro a Trigoria, il ì ha confidato: «Conservo un bellissimo ricordo di quelle settimane vissute alla Roma. Dal punto di vista tecnico, era un’idea fantastica. E’ sempre emozionante essere qui» . La gita, arrivata dopo le visite a Palermo e Lazio, gli è servita anche a conoscere meglio Luis Enrique: «Ho voglia di stare vicino ai club, per valutare di persona le condizioni dei calciatori. Quanto a Luis, dissi già qualche mese fa che mi piaceva il progetto della Roma. Lui è una persona e un allenatore credibile che ha portato una cultura calcistica diversa. Lo definirei un riferimento. Mi auguro che possa continuare a lungo perché se lo merita» . Luis Enrique ha un altro fan