Perrotta amaro: «Troppa Juventus Ma la grinta c'è»

23/04/2012 alle 10:45.

GASPORT (A. PUGLIESE) - Tre mesi dopo, è finita anche peggio. Senza cuore, senza idee. E senza gioco, anche se a questo la Roma formato trasferta ci è abituata (4 gol erano stati già incassati a Cagliari, Lecce e Bergamo). Ma se in Coppa Italia la sberla era stata forte, ieri è arrivato uno schiaffo che resta (è il 4° k.o. più pesante della storia romanista in casa Juve).



Senza cattiveria Lo spagnolo lo aveva promesso alla vigilia, «niente integralismi». A vedere i risultati, forse era meglio che rimanesse tale. «Sono molto amareggiato — dice alla fine Osvaldo —. Per fortuna giochiamo tra due giorni e ci possiamo rifare. Non so come spiegare questa sconfitta, non ce la aspettavamo. Ora più che mai abbiamo bisogno dei tifosi. La partita l'avevamo preparata bene e ci tenevamo, poi ci è riuscito tutto al contrario. Siamo una squadra strana. Senza carattere? Non so cosa manca, so che io vado in guerra per difendere i miei compagni. Non penso ci manchino le motivazioni. È un modo di dire, ma io ammazzerei anche qualcuno per vincere». Già, la cattiveria, concetto su cui è tornato anche Perrotta: «Non penso sia questo il problema, siamo giovani, ci vuole tempo, i frutti arriveranno. Siamo stati sfortunati a prendere gol subito, ma la ha strameritato la vittoria. La mia posizione? Dovevo fare la mezzala in fase di possesso palla e poi alzarmi su Pirlo quando il pallone ce l'avevano loro. Siamo stati sfortunati a prendere subito gol».