IL ROMANISTA (G. DELL'ARTRI) - Non sarebbero stati né un infarto né un aneurisma cerebrale. Lautopsia a cui è stato sottoposto Piermario Morosini a Pescara ha escluso «situazioni macroscopiche evidenti», che «permettano di determinare la morte del calciatore».
Lo ha confermato il medico legale Cristian DOvidio che ha effettuato lesame, durato oltre 5 ore. Con lui ha assistito allautopsia anche il perito tossicologico Simona Martello della Cattolica di Roma, nominata come DOvidio dal pm titolare delle indagini, Valentina DAgostino. La presenza della tossicologa è stata spiegata chiaramente dal procuratore aggiunto di Pescara Cristina Todeschini: «Il tossicologo ci deve essere perché siamo nello sport». Sulle cause della morte del centrocampista del Livorno lattenzione dei medici sarebbe concentrata sullaccertamento di difetti cardiaci come alterazioni strutturali dellorgano e su difetti genetici che coinvolgono la conduzione elettrica del cuore.
I successivi esami del Dna che dovrebbero essere effettuati alluniversità Cattolica di Roma, potrebbero mettere inoltre in evidenza se larresto cardiaco era o non era riattivabile. Questo perché poi bisognerà stabilire se i soccorsi siano stati tempestivi o meno. Le polemiche, in questo senso, non si placano: se, da un lato, lagente che era alla guida del mezzo che ha ritardato lingresso dellambulanza, «distrutto» per quanto accaduto, ammette ogni responsabilità e si autosospende dal servizio, dallaltro il sindaco Luigi Albore Mascia annuncia il pugno duro. Il Collegio disciplinare del Comune, infatti, ha attivato contro il vigile urbano un procedimento disciplinare amministrativo per la violazione dellarticolo che definisce le modalità di comportamento dei dipendenti dellEnte. Sono previsti un contraddittorio, con processo interno, e una sanzione disciplinare, che va da una sospensione minima di 11 giorni fino ad un massimo di sei mesi. La decisione verrà presa il 7 maggio. Gli esami e le successive indagini andranno avanti ancora per parecchio tempo ma intanto il dolore e lo sgomento per la morte di Morosini non accenna a fermarsi. La salma, dopo aver ricevuto il nullaosta per essere riconsegnata alla famiglia, è a Livorno dove verrà salutata dai tifosi amaranto con un giro di campo allo stadio Picchi e una sosta sotto la curva nord, e successivamente proseguirà il suo cammino per Bergamo: i funerali sono previsti per giovedì mattina.