CORSPORT (R. MAIDA) - E stato lunico giorno, lunico momento, in cui ha seriamente pensato che lidea stesse svanendo. Fiorentina-Roma, partita dandata, scenario apocalittico: tre gol, tre espulsioni, una pioggia incessante che inzuppava il suo vestito scuro, tifosi che gli urlavano di andare in un paese...diverso dalla
CORSPORT (R. MAIDA) - E’ stato l’unico giorno, l’unico momento, in cui ha seriamente pensato che l’idea stesse svanendo. Fiorentina-Roma, partita d’andata, scenario apocalittico: tre gol, tre espulsioni, una pioggia incessante che inzuppava il suo vestito scuro, tifosi che gli urlavano di andare in un paese...diverso dalla Spagna, la contestazione al rientro alla stazione Termini. Domani, un girone dopo e tre giorni dopo aver spento i fischi dell’Olimpico, Luis Enrique ritrova la Fiorentina con la speranza di cancellare definitivamente una delle ombre più nere della sua prima stagione italiana.
TUTTO STORTO - Era il 4 dicembre. Luis Enrique sbagliò nel selezionare Cicinho tra i titolari - in campionato da allora non l’ha più utilizzato, nemmeno per un minuto - ma la partita venne presto falsata da un errore di Juan in un rimpallo con Jovetic:
rigore, espulsione e 1-0 per la Fiorentina. Era ancora la Roma del possesso palla orizzontale e lento.
La squadra dominò la partita in dieci uomini, poi regalò il raddoppio a Gamberini e infine franò travolta dai suoi stessi nervi. Furono espulsi anche
Gago e
Bojan, la curva Fiesole festeggiava e si godeva persino il gol del
rotondo Santiago Silva, mentre Totti osservava malinconicamente in panchina uno sfacelo impressionante.
IL CONTRATTO - All’interno di quella domenica, Luis Enrique pensò davvero alle dimissioni: «Lo farò, se la squadra mostrerà di non seguirmi più. Ma adesso fatemi rilassare in famiglia» Baldini, per esorcizzare l’incubo di un’utopia abbandonata in tre mesi di partite, rafforzò la sua posizione: «Andiamo avanti con lui» . E qualche settimana dopo aggiunse: «Quel giorno gli offrimmo il rinnovo contrattuale» . Perché per Baldini, ancora adesso, Luis Enrique è una sicurezza senza condizioni.
MIGLIORAMENTI - Il tempo ha convinto il capo che è stato giusto così. Dopo 13 giornate, quindi dopo la trasferta di Firenze, la Roma era settima in classifica a 8 punti dalla zona Champions League. Oggi, con sei partite ancora da giocare, la squadra ha recuperato due posizioni e ha dimezzato lo svantaggio dal terzo posto. Sul piano dei numeri, quando Luis Enrique dice che
«la squadra è cresciuta tanto dall’inizio della stagione» , i risultati raccontano di una reazione visibile.
Anzi, in un certo senso la Roma più bella del campionato è nata sulle macerie di quel disastro.(...)
VOLATA - Non basta però. Chi vuole andare in Champions, o almeno in Europa League, deve accelerare il ritmo della continuità: nelle ultime dodici partite, la Roma ha vinto sei volte e perso altrettanto. La Fiorentina è una prova anche nel processo di conquista del calcio internazionale.(...)