CORSERA (G. PIACENTINI) - È finita tra gli olé di scherno da parte dei tifosi bianconeri presenti allo Juventus Stadium. E non è stata nemmeno la prima volta in questa stagione perché prima di loro era toccato a quelli di Lecce, Atalanta, Fiorentina, Cagliari, citando solo le sconfitte
. Il 4-0 di ieri sera, però, non è solo il passivo più pesante in questa stagione ma è anche la quindicesima sconfitta in stagione (13 in campionato, 1 in Coppa Italia e 1 in Europa League) che ha portato a 47 i gol subiti (52 comprese le coppe). Il duello a distanza tra Conte e Luis Enrique è stato stravinto dal tecnico bianconero. Le scelte dello spagnolo, che ha lasciato in panchina Totti, Lamela e Bojan, confermando De Rossi al centro della difesa e riproponendo Perrotta (aveva giocato lultima da titolare il 4 dicembre nella sconfitta 3-0 di Firenze), hanno provocato un bel po di polemiche. «È facile parlare - la spiegazione del tecnico - degli assenti dopo una sconfitta così. Con la Juventus abbiamo perso 3-0 in Coppa Italia anche con Totti in campo. Pensavo che sarebbe stata una partita fisica e che dovevamo giocare 4 gare in 8 giorni. Ho creduto che fosse meglio lasciarlo in panchina e ho mandato in campo i giocatori che pensavo più giusti. La partita non è andata come previsto ma io continuo a pensarla allo stesso modo. È anche un discorso tattico, ci sono alcuni giocatori stanchi ma io non ho stravolto la squadra perché Pjanic è un trequartista. Dopo quello che si è visto in campo, però, sarebbe stato lo stesso con qualunque formazione».
Il rammarico più grande è per una partita mai cominciata. «Dopo 8 minuti eravamo sotto di due gol, loro avevano un ritmo incredibile. Il 3-0 e luomo in più ci hanno definitivamente tagliato le gambe. Cè stata troppa differenza e noi possiamo solo fare i complimenti alla Juventus». Cè voglia di voltare subito pagina. «Abbiamo due partite di seguito in casa contro la Fiorentina e col Napoli che diranno qualcosa in più su questa nostra stagione. Dopo una sconfitta del genere però siamo preoccupati. Terzo posto? Abbiamo 50 punti e qualcosa di buono lo abbiamo fatto. Noi siamo ancora lì, ma ogni partita sarà difficile, penso che dobbiamo migliorare in trasferta perché in casa stiamo andando bene. Ora cerchiamo di dimenticare al più presto questa sconfitta e pensiamo solo alla Fiorentina ». La condanna sullo sputo di Lamela (che rischia la prova tv e un provvedimento disciplinare dalla società) a Lichsteiner è decisa. «Un brutto gesto, come la provocazione di Lichtsteiner». Osvaldo invece ha attaccato duramente larbitro Bergonzi: «Ti ride in faccia ogni volta che cerchi di parlargli. E si comporta comne fosse un padreterno»