IL MESSAGGERO (U. TRANI) - «Io ho solo fatto finta. Non ho sputato». Erik Lamela prova a negare levidenza, davanti ai dirigenti, nella pancia dello Juventus stadium. Linquadratura televisiva, però, lo inchioda. Al quarantunesimo della ripresa, quando Lichtsteiner gli mostra quattro dita, largentino replica alla provocazione.
Luis Enrique, invece, inizialmente difende largentino, prendendosela con Lichtsteiner: «Non credo sia stato uno sputo... Aveva qualcosa alla bocca. Brutto il gesto di Lichtsteiner. Il calcio però poi ti ridà questi gesti, capiterà anche a lui di perdere quattro a zero. E brutto che un calciatore di questo livello che vince 4 a 0 faccia questa cosa». Cambia atteggiamento quando gli ricordano che Totti fece lo stesso con lo juventino Tudor («Quattro, zitti e a casa», parole accompagnate dalla mano del capitano dopo una quaterna ai bianconeri allOlimpico: «Non è bello quello che ha fatto Lamela. Due gesti bruttissimi. Si deve rispettare lavversario. Se la società decidesse di metterlo fuori rosa, non mi preoccuperei: prendo uno della primavera e vado avanti».