Il gran finale parte dal derby

03/04/2012 alle 10:48.

IL ROMANISTA (V. META) - Domani la Lazio, sabato il Pescara, poi Bari, Crotone e Gubbio. Cinque partite in venti giorni per i campioni d’Italia, le ultime di un campionato dominato che i giallorossi rischiano di chiudere imbattuti. La vittoria di sabato scorso nella trasferta di Lecce ha consegnato alla squadra di De Rossi i tre punti buoni per

Per il derby potrebbe tornare con i coetanei Giammario Piscitella, in panchina domenica all’Olimpico, mentre è sicuro fra i pali il rientro di Pigliacelli, che dovrà dividere con Luis Enrique fino al recupero di . Per la Lazio quella di domani è l’ultima occasione per continuare a credere nel primo posto, la Roma può permettersi di affrontare la sfida senza pressioni: il derby sarà di fatto l’ultimo ostacolo vero di un girone mai in discussione, poi squadra e staff potranno cominciare a pianificare il lavoro in vista delle finali di Gubbio. Il 31 maggio si comincia con i quarti, chiudere al primo posto potrebbe offrire alla Roma la possibilità di un sorteggio più favorevole, anche se viste le classifiche degli altri gironi (in particolare il gruppo B, dove rischia di dover passare per i playoff perfino l’Inter), il vantaggio potrebbe soltanto quello di evitare .

Fra l’altro, sia sia Baroni dovranno fare i conti con i tanti nazionali impegnati nella seconda fase di qualificazione al Campionato Europeo, in programma dal 23 al 28 maggio, proprio a ridosso delle final-eight. Il gran finale potrebbe migliorare ulteriormente i numeri di una stagione fin qui vicina alla perfezione: la Roma ha perso soltanto due partite, entrambe al Torneo di Viareggio (la seconda gara del girone con i messicani del Santos e la finale con la ), mentre in campionato non solo non è mai stata sconfitta, ma dal pareggio del derby d’andata (3-3 a Formello) ha messo in fila dieci vittorie in altrettante partite. Chiudere il girone imbattuti è un’impresa più che alla portata dei giallorossi, unica squadra in Italia a non aver mai perso. E poi ci sarebbe sempre il ricordo dell’ultimo derby giocato a Trigoria, quando era un peccato che a vedere quel 7-1 ci fossero i soli giornalisti.