CORSPORT (R. MAIDA) - Questo è un annuncio: « Sono pronto a firmare anche subito, se la società lo vorrà» . La Roma lo vuole, lo pretende anzi. Aspettava solo la sua risposta. E allora Walter Sabatini potrebbe davvero rinnovare il contratto che scade a giugno. Era (è) uno dei punti interrogativi sul futuro. Perché Sabatini nelle scorse settimane aveva dato segni di stanchezza, sembrava deluso per i risultati del suo lavoro, non era convinto di volersi occupare della seconda ricostruzione della squadra. I dubbi sembrano passati.
PUNTO FERMO - E così, senza Burdisso e Juan, la Roma dovrà concludere la stagione con i difensori contati: «La situazione è negativa, sia per le assenze che per lo stato danimo. I calciatori sono mortificati e addolorati per la sconfitta contro la Lazio. Ma non ci possiamo permettere più deroghe: ai tifosi dobbiamo dare delle risposte, comportarci da squadra subito». Lancia un messaggio ai tifosi, che ieri hanno snobbato Trigoria: «Alla gente dico di continuare a credere in quello che stiamo facendo. So che non è facile dopo un secondo derby perso e dopo la rinuncia a un obiettivo che era stato pensato» . Si riferisce alla Champions League, che ormai è irraggiungibile: «Ma la volontà e la qualità le abbiamo. Perciò i tifosi della Roma si possono fidare di noi: siamo un gruppo vero e reagiremo. A Palermo avremo grandi stimoli davanti a un ottimo avversario e proveremo a vincere, come sempre» . Senza mettere in discussione Luis Enrique, qualsiasi cosa succeda: «Lallenatore non è mai stato in discussione e non lo è neanche ora. Non siamo affatto pentiti di averlo preso. Rimarrà alla Roma anche in futuro, se lo vorrà. E così affezionato alla squadra che avrebbe messo in discussione il sistema di gioco pur di battere la Lazio»
IL PUPILLO - La fiducia rimane la stessa anche nei confronti di Simon Kjaer, che ha dodici partite di tempo per farsi riscattare dal Wolfsburg (costo sette milioni, secondo gli accordi dellestate scorsa): «E un giocatore forte. Ora deve fare quello che sa fare, per se stesso e per la Roma. Dovrà combattere la sfortuna negli episodi. Ma è anche vero che in questi mesi Kjaer ha sbagliato solo qualche pallone, non partite intere. E a Roma alcuni errori diventano condanne definitive. Nel suo caso poi è ancora peggio, perché gli errori di un ragazzo biondo di un metro e novanta si notano di più»




