
IL TEMPO (A. SERAFINI) - «Yes we can». Più che un coro è un plebiscito, quello che si alza nella pancia dello stadio Olimpico dopo la vittoria sul Genoa. Il terzo posto non è un miraggio, la fiammella della speranza si alimenta dopo la seconda vittoria consecutiva. Il messaggio viene lanciato in primis da Pablo Daniel Osvaldo,
Tante le occasioni sprecate in attacco, litalo argentino ci tiene a sottolineare un aspetto messo in discussione negli ultimi mesi: «Partita dopo partita troviamo lequilibrio giusto senza perdere la nostra identità. In avanti non abbiamo fatto benissimo, ma la difesa è stata precisa ed ordinata. Un merito speciale va sicuramente a loro». Un pensiero condiviso anche da De Rossi: «Il campionato è ancora lungo, di sicuro questa rosa non è da sesto posto. Meritiamo lEuropa ma dobbiamo conquistarcela. La classifica parla chiaro, siamo stati discontinui, a Milano ce la giocheremo come abbiamo sempre fatto». Sorride anche Greco, assist man della vittoria giallorossa: «È da Basilea che non segno, sta diventando unossessione. Ci tengo molto e spero di riuscirci presto. Luis Enrique concede sempre una possibilità a tutti».
Sull'obiettivo europeo il centrocampista non si nasconde: «È impossibile a questo punto non guardare la classifica, ora pensiamo gara per gara perchè già sabato con il Milan dobbiamo migliorare». Chi sta migliorando sotto tutti i punti di vista è Marquinho, critico e fiducioso allo stesso tempo: «Non è stata una gara giocata bene, ma insieme al risultato mi prende anche latteggiamento di tutta la squadra. Latteggiamento giusto per arrivare in Champions League. Mi sento molto meglio, sto crescendo di condizione giorno dopo giorno». Merito anche di Luis Enrique: «Lui è il futuro del calcio, tra di noi cè un ottimo rapporto. Credo che mi guadagnerò la sua fiducia». In vista del Milan la Roma riprenderà ad allenarsi mercoledì a Trigoria, dove il tecnico spagnolo ritroverà Totti e Pjanic. In giornata saranno valutate le condizioni di Heinze, uscito dallOlimpico con un forte dolore allanca dopo uno scontro con Palacio.