
CORSERA (B. TUCCI) - I tifosi della Roma tornano a sognare. La Champions non è poi così lontana: è a quattro punti e mancano ancora dieci partite. Si può sperare? «Forse», dicono in tanti, ma se vogliamo rimanere con i piedi in terra si deve dire che quella di lunedì sera non è stata una squadra super. Ha avuto il solo merito di
La Lazio è Klose dipendente? Sono in molti a porsi questo interrogativo perché da quando il tedesco non segna più, la squadra biancazzurra è diventata sterile ed inconcludente. È successo contro il Bologna allOlimpico, si è ripetuto contro il Catania domenica scorsa. Due sconfitte di seguito, mai accaduto prima in campionato e quindi dato preoccupante. Per fortuna, il terzo posto è ancora della Lazio: Udinese e Napoli stentano, ma sono lì, ad un passo, pronte a cavalcare la pseudo crisi dei romani ed a rubarle il traguardo della Champions. Perché ciò non avvenga, è necessario che il mister abbia laccortezza di cambiare strategia e di dare un volto nuovo alla formazione. Dopo la sbornia del derby, la Lazio appare svuotata, non ha più grinta e aggressività: due caratteristiche che lavevano contraddistinta e con le quali era riuscita ad ottenere grossi risultati. Una cosa è certa: così come è combinata adesso, la Lazio non va e sarà quindi compito di Reja trovare le giuste ed appropriate soluzioni. Una difesa più attenta? Un centrocampo meno leggero? Un attacco che abbia maggiore penetrazione? Tutti interrogativi leciti che potranno aiutare la momentanea amnesia (al gol) di Klose.