LEGGO (F. BALZANI) - Dici Palermo e pensi a Lamela. La resurrezione del Coco è avvenuta sabato sera, proprio contro i rosanero vittime allandata del primo (e finora unico) gol dellargentino in questo campionato. Era il 23 ottobre e Lamela bagnò lesordio in giallorosso con un gol fantastico dopo appena 7 minuti. rete che regalò i 3 punti alla Roma e scatenò importanti e (prematuri) paragoni. Sabato sera al Barbera a Lamela di minuti ne sono bastati tre: assist di esterno, palla sotto le gambe di Munoz e poi sui piedi di Borini per il gol partita. Un lampo, dopo due mesi di nubi, che ha amplificato i rimpianti per non averlo potuto vedere nel derby (Luis Enrique lo ha tolto dopo 7 per lespulsione di Stekelenburg).
In questo inizio 2012 infatti alla Roma sono mancati proprio i guizzi dellargentino capaci di regalar e allattacco quellimprevidibilità necessaria a fare la differenza. Dopo Natale il black-out di Lamela è coinciso anche con il crollo della Roma. Inevitabili le critiche: «È troppo giovane», «Si è montato la testa». Lamela ha deciso così di tornare con i piedi per terra. Merito di mamma Miriam, del padre José, ex calciatore detto «el Panadero» (il panettiere, per il forno di famiglia) e dei fratelli Axel e Brian che vivono con lui in una villa allAxa (di proprietà di Totti). Tutti si sono stretti intorno al gioiello di famiglia. Senza dimenticare la fidanzata Sofia Herrero con cui Lamela fa coppia fissa da due anni nonostante i gossip lo accostino spesso alla ballerina Julieta Sciancalepore.
In primis El Kun Aguerom, che 15 giorni fa lo è venuto a trovare a Roma (i due hanno cenato in una fraschetta di Marino) e ovviamente Messi, che Lamela ha avuto modo di conoscere in nazionale e che poteva essere suo compagno di squadra nel 2004 nella Cantera del Barça, quando i dirigenti catalani si innamorarono di lui durante un amichevole in Galizia tra River e Siviglia. Papà Josè però preferì far crescere Erik in Argentina. La Roma ringrazia e da domani (alla ripresa degli allenamenti) avrà un pensiero in più: Osvaldo torna, Totti è Totti, Borini non si ferma. Chi farà spazio a Lamela?