
IL ROMANISTA (V. VERCILLO) - Dal Boca alla Roma, di nuovo insieme. O almeno, ci hanno provato. Rodrigo Palacio e Fernando Gago, dopo quattro anni, volevano tornare a giocare ancora con la stessa maglia. Vincere ancora, insieme. Obiettivo sfumato questestate, quando solo uno dei due ha scelto di sbarcare a Trigoria.
La società giallorossa ha avuto in pugno lattaccante del Genoa per almeno due mesi, doveva solo decidere come e quando mettere a segno il colpo. E Palacio aspettava solo di firmare. Ma la trattativa sfumò negli ultimi giorni di agosto, mentre Gago si preparava a cominciare la sua nuova avventura nella Roma. Quattro anni di differenza, uniti sotto la stessa bandiera, quella di Maradona e Batistuta, Gago e Palacio stasera si ritroveranno a rincorrere il pallone sullo stesso campo, quello dellOlimpico. Ma stavolta luno contro laltro.
Si erano già incontrati da avversari 145 giorni fa, nella gara di andata tra Genoa e Roma, e si erano abbracciati calorosamente prima di scendere in campo. Un gesto affettuoso, fraterno, forse anche un po nostaglico, prima di calarsi completamente nella maglia che vestivano. In quella gara a uscirne vincitore fu solo Palacio, ma insieme, in passato, hanno vinto tanto.
Con la maglia del Boca Juniors, in due anni, le occasioni per abbriacciarsi non sono mancate: tre coppe alzate solo nel 2005 (Copa e Recopa Sudamericana, Torneo di Apertura) e altre due nel 2006 (Recopa Sudamericana e Torneo di Clausura). Cinque trionfi in cui Gago si è dimostrato il punto di forza della squadra, perno insostituibile alle spalle di un attacco in cui il protagonista erano le qualità tecniche dellamico Palacio. A quattro anni di distanza a cambiare è solo la maglia. Silenzioso, ma sempre col sorriso pronto, Gago è diventato con De Rossi e Pjanic lago della bilancia del centrocampo giallorosso. Un ritmo partita e una continuità di rendimento che ha stupito anche i tifosi più scettici: il numero 19 giallorosso ha stregato anche Luis Enrique, conquistandosi la maglia da titolare ben 15 volte su 27. Il sorriso non manca nemmeno a "El Joya" Palacio, che grazie alle sue qualità tecniche e balistiche ha esultato vestendo rossoblù ben 33 volte in tre anni. Questa sera saranno avversari. Questa sera un nuovo abbraccio a sipario chiuso. Poi un solo obiettivo nella mente di entrambi: vincere per la propria maglia.