IL ROMANISTA (V.META) - Frammenti da una notte di festa. Alberto De Rossi sta per cominciare lintervista alle telecamere di Roma Channel al termine della gara con la Juve che gli ha regalato la sua prima Coppa Italia sulla panchina della Roma. Un attimo prima che inizia a parlare dal tunnel degli spogliatoi fa irruzione un Federico
Una storia che va di pari passo con la consacrazione di un giocatore il cui talento non era mai stato in discussione, ma che è definitivamente esploso nella scorsa stagione. «La svolta è stata la partita di Coppa Italia con lInter a Milano - ha detto Viviani -, da allora niente è stato più come prima». A Milano Federico aveva portato la Roma in finale battendo due calci di punizione, uno finito in rete da solo, laltro con la partecipazione straordinaria del capocannoniere del Viareggio Simone DellAgnello. La Roma di Alberto De Rossi sbanca il Giacinto Facchetti e per Viviani comincia una parabola che meno di un anno dopo lo avrebbe portato in prima squadra, a dispetto di un primo anno in Primavera - la stagione 2009/10 - passato a fare da spettatore: «Il mister non mi vedeva pronto - ha spiegato Viviani -. Io lì per lì non capivo e ci rimanevo male, ma a posteriori posso dire che ha avuto ragione lui».
Eppure a cementare il rapporto fra lallenatore e il futuro capitano avrebbe contribuito proprio quellanno difficile: «Quando ne riparliamo adesso ci ridiamo sopra» ha detto De Rossi. «Vero - conferma il centrocampista -. Con il mister ho un bellissimo rapporto». Daltra parte, che il tecnico sappia farsi volere bene dallo spogliatoio lo dicono le tante scene simili a quella dellOlimpico viste al termine delle partite storiche. Per restare solo alle ultime due stagioni, è rimasto celebre un abbraccio di Mladen dopo un derby di Coppa vinto 2-1 a Formello che a momenti faceva perdere lequilibrio al tecnico, oltre naturalmente ai festeggiamenti per lo scudetto e ora lirruenza di Viviani. «È il suo modo di festeggiare - rideva il tecnico parlando dellabbraccio con cui il capitano lha travolto -. Ormai ci sono abituato».