DDR, Barbera, champagne e... gol

10/03/2012 alle 11:02.

IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - Palermo per lui è stata l’ultima partita della sua vita con Capello: 9 maggio 2004, campo neutro, Roma-Perugia 1-3. Ma Palermo, per lui, è stata, è e sarà sempre la città dell’esordio in Nazionale. Quattro mesi dopo quegli ultimi minuti con la Roma dell’allenatore del terzo scudetto Daniele De Rossi, fresca medaglia di bronzo con l’Under 21 ai Giochi Olimpici di Atene, indossa per la prima volta la maglia dell’Italia dei grandi. Stadio Renzo Barbera, si affrontano la nazionale guidata per la prima volta da Marcello Lippi e la Norvegia

Sono passati sette anni e mezzo da quel giorno. In mezzo tutto. Altre settanta presenze e 9 gol con l’Italia. Oltre alla sua storia infinita con la Roma. Delle sue 46 reti in giallorosso non ce n’è neanche una al Palermo, à che dista da Bergamo più di 1.500 chilometri. In mezzo c’è un Paese intero, in mezzo c’è soprattutto la voglia di di riprendersi la Roma lontano da Roma come non è successo in Lombardia. Questione di attimi, che poi fanno tre o quattro minuti, quelli che ci ha messo per segnare al Barbera con l’Italia e quelli che ci ha messo per segnare un punto nel suo rapporto con Luis Enrique. Punto di svolta, non di rottura. Come spesso accade quando due si parlano direttamente anche avendo idee diverse. Per l’allenatore il ritardo di è stato inaccettabile, per Daniele un peccato veniale. Il primo decide, il secondo si regola di conseguenza. Punto e a capo. Con 24 ore appena di polemiche visto che poi è stato proprio il giocatore a chiudere la vicenda. E ad aprirne un’altra, quella del campo. Un campo che dice che la Roma non vince in trasferta dal 21 dicembre del 2011 e a Palermo dal 26 agosto 2007. Reti di Mexes e Aquilani, due che adesso sono andati a cercar fortuna a Milano al contrario di che invece la sua fortuna l’ha trovata qui. Come ammesso proprio quella sera di quasi otto anni fa al Barbera: «Sono felice e fortunato perché gioco con le due squadre per le quali tifo: la Roma e l’Italia».