GASPORT (A. PUGLIESE) - Giovedì prossimo festeggerà i 21 anni, anche se il regalo lo anticiperebbe volentieri. Magari già da domani, a San Siro, dove il 17 settembre 2011 giocò la prima partita da titolare in Serie A. Sei mesi più tardi e 9 gol dopo (più uno in Coppa Italia), Fabio Borini non ha certo voglia di fermarsi: «Voglio arrivare in doppia cifra, altrimenti siamo m
Inesauribile Borini cè, insomma. Un po meno Heinze (ieri fisioterapia e differenziato per lui, a causa del colpo allanca subito con il Genoa), anche se lo staff medico è ottimista sul suo utilizzo. In caso non dovesse farcela, è pronto a «scalare» in difesa De Rossi. In attacco, invece, abbondanza per Luis Enrique, con tutti e 5 le punte a disposizione (Totti è recuperato, proprio come Pjanic). Nellabbondanza, però, Borini sembra intoccabile. Un po per lo stato di forma (8 gol nelle ultime 11 gare di campionato), un po per caratteristiche: pressa come un matto nella fase difensiva e sa ripartire che è una bellezza negli spazi. «Sarà una Roma allattacco anche quella di domani, questo è il nostro stile di giococontinua Fabio Il Milan è una grande squadra: Ibrahimovic fa la differenza, El Shaarawy è bravo ed ha tanta fantasia. Ma i rossoneri si possono mettere in difficoltà, ci proveremo». Come lui proverà a fare un finale di stagione ancora più bello, magari per agganciare al volo gli Europei. «Ci spero, ma so che dipende da me. Devo lavorare bene, essere costante nei risultati e nelle prestazioni». Se lo sarà, chissà che Prandelli non gli regali anche quella maglia, sarebbe un bel regalo di compleanno e andrebbe bene anche in ritardo. In caso contrario, si accontenterà dei complimenti di Ancelotti, che lha «svezzato» al Chelsea: «Fabio sta andando bene, la Roma ha fatto un grande acquisto». Lui sorride e ringrazia: «È un buon sponsor». Ottimo, anche se il suo coltello tra i denti per la gente giallorossa vale molto di più.