«Sono entrato in partita e ho visto che era finita»

09/02/2012 alle 09:19.

GASPORT (A. CATAPANO) - Parafrasando Jovanotti, poteva essere «la notte dei desideri ». Poteva succedere qualcosa di speciale



In apnea La Roma ci ha provato a vivere una notte speciale, questo è innegabile. «Vittoria rimandata a Siena, anche se è un campo ostico - annuncia Taddei, capitano per una notte -. Abbiamo dato davvero tutto, forse sarebbe stato il caso di ripetere la gara dall’inizio (e il regolamento?, ndr)». «Abbiamo cercato di vincerla - segue a ruota - Il risultato non è buonissimo ma è stata una gara particolare. Il pareggio alla fine è giusto, forse abbiamo giocato meglio oggi in mezz’ora che nei precedenti 60 minuti». , ancora una volta, ha preso per la mano la squadra. «Sono un giocatore come tutti gli altri - fa il modesto - Cerco di dare il massimo e di migliorare». Nemmeno Aleandro Rosi ha sfigurato, anzi. «E’ stata un’esperienza strana, appena mi sono sentito dentro la partita era già finita. L’avevamo preparata per viverla in apnea. Siamo un bel gruppo, il terzo posto è ancora alla nostra portata. Io spero di giocare tante volte titolare. L’esordio di Piscitella? Luis Enrique è un grande, non guarda mai né al nome né all’età».



Esagerato
Già. Almeno il momento di Giammario Piscitella è stato magico. 18 anni da San Marzano, la patria dei pomodori, pure lui un frutto prezioso del vivaio romanista. Attaccante esterno senza timidezze, lanciato titolare al posto di Bojan, dopo l’esordio contro l’Inter. Scelta clamorosa, ma in perfetto stile Luis Enrique. «E’ stata una sorpresa anche per me - dice il ragazzo -. Il mister mi ha parlato, mi ha chiesto di giocare tranquillo come se fosse una partita della Primavera». In una squadra sempre più baby, in effetti ci sta bene pure Piscitella. «La Roma punta molto sui giovani e io non posso che esserne contento. Ce la sto mettendo tutta per farmi notare. Mi ispiro a Cristiano Ronaldo. So che può sembrare esagerato». Un tantinello pure a Luis Enrique, che infatti lo prende in giro: «Era meglio se si ispirava a ...». L’ultima magia la dà il vulcano Etna, che all’improvviso si sveglia e blocca la partenza in aereo della Roma. Una gara che sembra un’odissea.