Sabatini «Niente mediocrità, reagiremo»

28/02/2012 alle 09:44.

IL ROMANISTA (G. DELL'ARTRI) - Per niente rassegnato alla «mediocrità» mostrata dalla Roma domenica pomeriggio a Bergamo. Il giorno dopo la nuova batosta in campionato Walter Sabatini è apparso più combattivo che mai. Voglioso di cambiare subito questa situazione: «Passiamo da una gara equilibrata a una come quella di Bergamo – ha spiegato il ds giallorosso intervenendo ai microfoni

Ovvero il derby, al quale si comincerà a pensare da oggi, quando la Roma si ritroverà a Trigoria dopo il giorno di riposo concesso da Luis Enrique ai suoi nonostante la figuraccia rimediata. Si ricomincerà, ma senza i nazionali e quindi anche senza . , dopo averlo già fatto al termine della partita, è tornato a parlare della esclusione di Daniele contro l’Atalanta: « oltre a essere un grandissimo calciatore della Roma è uno che non commette errori di questo tipo. E’ un giocatore ineccepibile. Il valore che Luis Enrique ha dato a questo ritardo (quello nel presentarsi alla riunione tecnica che starebbe alla base della “punizione“, ndr) è simbolico. Il ritardo a ridosso della partita lo ha considerato una grave superficialità, una maniera di approcciare la partita in modo superficiale». E tanto bene alla sfida non si è avvicinato neppure il resto della squadra, almeno stando alla prestazione sfoggiata da quasi tutti i giallorossi. In molti si chiedono se sia stata una ripercussione dell’assenza di . «Siamo andati in sofferenza e abbiamo pagato dazio – ha spiegato ancora - Noi però accettiamo questo sistema di valori. Da noi non c’è un sistema khomeinista, anzi è molto liberale, noi non facciamo ritiri e questo piace alla squadra, ma non ci sono deroghe». Poi sull’altra esclusione, quella di Kjaer, che è passata in secondo piano, ma che è stata comunque una sorpresa viste le belle parole spese per il difensore danese da parte del tecnico nella conferenza stampa della vigilia: «Nessun problema tra loro due, per lui è stata scelta tecnica».

In una giornata nerissima, quale è stata quella di domenica, l’unica nota positiva è arrivata dall’ennesimo gol di che ha ricevuto anche la prima convocazione nella Nazionale maggiore di Cesare Prandelli: «Siamo orgogliosi – ha detto -. Ma questo non mitiga l’amarezza ». Un’amarezza che la Roma e Luis Enrique dovranno cancellare presto. E dovranno farlo insieme. Perché, sul futuro del tecnico, ha ribadito con fermezza: «Ha un impegno con noi fino al 2013. E’ una persona d’onore, e onorerà il contratto con la Roma».