IL ROMANISTA (V. META) - Talmente bella da fare fatica a raccontarla. Così la domenica da sogno di Giammario Piscitella, anzi "Piscitella facci un gol", il ragazzo che ha dato il cambio a uno che aveva fatto due gol allInter per propiziarne un altro e
Poi il viaggio in macchina fino a San Marzano, un salto dalla fidanzata e finalmente a casa, dove lo aspettava un folto gruppo di amici e familiari in una piccola festa a sorpresa. Auguri, abbracci e i dolci di papà Raffaele, quanto basta per celebrareun esordio atteso («lo sognavo fin da piccolo», le prime parole di Piscitella in zona mista) quanto inaspettato, visto che fino a giovedì scorso Giammario non si era neanche mai allenato con la prima squadra. La sua giornata infinita, iniziata con la rifinitura di domenica mattina al termine della quale ha scoperto il suo nome nellelenco dei convocati accanto a un inedito numero 40, è finita con una pizza vicino a casa, ma senza fare tardi perché ieri dopo essersi svegliato e aver realizzato che era tutto vero - complimenti di Zanetti inclusi - Luis Enrique lo aspettava per il primo allenamento della settimana.
Quanto al Torneo di Viareggio, Giammario è stato sì inserito nella lista bloccata di ventiquattro giocatori (fra cui figura anche Viviani, rimasto a Roma), ma non è partito con il resto della squadra, restando a disposizione per la trasferta di Catania. I compagni hanno saputo del suo esordio mentre erano in viaggio verso Viareggio: «Lo abbiamo saputo dalla radio e sono stato veramente molto contento - ha detto Alberto De Rossi -. È lennesima dimostrazione di quanto valga il settore giovanile della Roma». La settimana più importante della sua carriera era cominciata martedì a Milano con la rete che ha chiuso definitivamente i giochi con il Milan in Coppa Italia, quando certo non immaginava che il gelido pomeriggio sotto la neve del Vismara sarebbe stato il prologo di un weekend da brividi. Esordio in Serie A allOlimpico, la Roma che batte 4-0 lInter, tre finte e un passaggio decisivo per Bojan Krkic. Una domenica dolcissima, un lunedì che ha ancora quel sapore
buono. Quasi meglio delle torte di papà.