IL ROMANISTA (V .META) - Il primo gol con la maglia della Roma non laveva visto nessuno, dato che nellamichevole contro la Berretti del Frosinone, la prima del nuovo anno per la Primavera, non cerano spettatori. I primi due buoni li hanno visti tutti
Accolto con grandi aspettative dal pubblico romanista un milione di dollari per un diciottenne non sono pochi -, Nico Lopez ha cominciato la sua avventura in Primavera in punta di piedi: con De Rossi si allena dalla fine di dicembre, ma i ritardi con il transfer dallUruguay ne hanno rimandato lesordio fino alla prima gara del Viareggio, in cui è entrato nel finale. «Sono qui da praticamente due mesi ha raccontato - e non ho potuto giocare per via del transfer che non arrivava. Il mio periodo dadattamento? Sta migliorando, ancora non parlo benissimo la lingua, ma lintesa con i compagni sta migliorando giorno dopo giorno». Compagni che hanno celebrato la sua prima doppietta in maglia giallorossa con particolare entusiasmo: «Lhanno festeggiata i miei compagni per me, facendomi una sorta di sorpresa. Questo è un bellissimo gruppo e sono felice di farne parte».
Doveva esordire a Milano nel ritorno di Coppa Italia, era stato regolarmente convocato nella speranza che il transfer annunciato fosse effettivamente arrivato: non è stato così e sotto la neve del Vismara ha fatto da spettatore allultima rete di Piscitella in Primavera. Mai come ora la Roma ha bisogno del suo talento, quello che lha portato a esordire in prima squadra nel Nacional Montevideo appena diciassettenne. Senza Caprari, partito per Pescara e ancora in attesa di poter esordire visti i due rinvii consecutivi per neve, e adesso anche senza Piscitella, promosso con Luis Enrique, lattacco della Primavera ha perso le sue ali titolari. Nico Lopez, fisico da ala leggera che alloccorrenza può fare anche la seconda punta, ha saputo rispondere presente quando De Rossi gli ha affidato la responsabilità della fascia sinistra in una partita da dentro o fuori. Domani contro lAtalanta rientrerà dalla squalifica Politano, ma non è detto che il tecnico non possa concedere alluruguagio una seconda chance dal primo minuto. Del resto, dopo due mesi passati a guardare i compagni giocare, la fame è tanta




