GASPORT (A. PUGLIESE) - Intanto, a modo suo, Marquinho ha già stabilito un bel record. Con i 14 minuti giocati contro il Parma domenica scorsa, infatti, il centrocampista brasiliano è l'undicesimo debuttante in Serie A della Roma in questa stagione. Nessuna squadra aveva osato tanto nell'ultimo decennio, ci era andato vicino solo il Milan nel 2004/05 (i rossoneri all'epoca schierarono nel corso dell'anno dieci esordienti, soglia toccata anche dal Genoa nel corso della stagione attuale).
Quanti nuovi Stekelenburg, Heinze, Josè Angel, Pjanic e Bojan debuttarono in A alla prima giornata (con il Cagliari), proprio come Borini e Gago, che però subentrarono a partita in corsa. Poi è toccato a Lamela (con il Palermo, era il 23 ottobre) e ai giovani Viviani (con la Juve, il 12 dicembre) e Piscitella (il 5 febbraio, nel 4-0 all'Inter). Domenica scorsa è sbarcato lui, Marquinho, che ha anche rischiato di bagnare il suo esordio con il gol, come fece Lamela. Quei 14 minuti hanno dato una grande fiducia all'ex Fluminense, che in questa settimana si è allenato bene, con l'intensità (parola tanto cara a Luis Enrique) giusta, conquistando crediti nella considerazione dell'allenatore della Roma (che anticiperà la sfida casalinga con il Genoa dal 18 al 15 marzo, causa concomitanza con Italia-Scozia del «Sei Nazioni» di rugby). Tanto da metterlo in difficoltà ed indurlo a pensare di prenderlo in considerazione dal primo minuto per domani.
Alternative A centrocampo, infatti, Luis Enrique ha trovato la quadratura del cerchio con De Rossi in regia e Pjanic e Gago come intermedi. I tre, insieme, sono partiti titolari tre volte, ma in tutte e tre la Roma ha vinto (Lecce, Inter e Parma). E, soprattutto, garantiscono equilibrio (De Rossi), fantasia (Pjanic) e concretezza (Gago). I dubbi di Luis Enrique, però, sono legati ad altre due considerazioni. Prima di tutto le condizioni fisiche di Pjanic (ieri ha svolto lavoro differenziato per un problema al retto femorale), anche se si fa fatica a rinunciare al bosniaco (che potrebbe essere schierato anche come trequartista, al posto di Totti). Poi le diffide di Juan (con l'Atalanta giocherà Kjaer?) e Gago, fondamentali per il derby (delle rivincite) con la Lazio del 10 marzo. Ed allora Marquinho può essere una soluzione valida. A Trigoria ci penseranno anche oggi, dopo che ieri c'è stato un bel tuffo al cuore, con il campo A intitolato ad Agostino Di Bartolomei. Capitano indimenticato, uomo speciale, icona per il calcio del futuro.