La Roma ha fretta: "Altro che aspettare io voglio rischiare"

01/02/2012 alle 08:23.

GASPORT (M. CECCHINI) - Tuteliamo la sua diversità. In un calcio abituato a cercare alibi oppure a innalzare lamenti, alla vigilia della trasferta di Cagliari, Luis Enrique non ha timori, La Roma va a sprazzi: sarà quindi una stagione di transizione? «Io non ho mai chiesto pazienza. Credo che debba valutare la società. Loro devono dire cosa si aspettano dalla squadra e da me. Io mi aspetto di vincere ogni partita. A fine stagione vedremo dove è arrivata la squadra, che cosa ho fatto di bene e di male».

Ecco Marquinho Accusa e difesa, per lo spagnolo, sono due facce della stessa medaglia: la Roma rischia tanto (come ha detto domenica Juan) perché attacca tanto. «Sono totalmente d'accordo con Juan — dice l'allenatore — questo è un sistema rischioso. Vogliamo avere il pallone per quasi il 60% della partita nella metà campo avversaria, e questo significa rischiare. Ma è per questo che mi hanno preso, non per fare palla lunga e mettermi dietro ad aspettare».

Elogiato il Cagliari soprattutto a centrocampo, Luis Enrique parla di Marquinho, che stasera sbarcherà a Roma: «È un calciatore interessante perché può giocare da interno, trequartista, terzino e punta. Dobbiamo conoscere il suo livello, ma senza fretta». A proposito di mercato, ora dovrà piazzare Cicinho in Brasile. Di Ghulam (St. Etienne) e Bocchetti se ne riparlerà.

Baldini & Su Marquinho si è espresso anche Baldini. «È un'alternativa in più, ma ci vorrà tempo per essere all'altezza dei titolari. ? Quello che sarà deciso non potrà accontentare tutti. Avere top player? Dipenderà dal budget da creare commercializzando meglio il marchio e ottenendo così risultati». Titoli di coda sui media. «La comunicazione sportiva in Italia non mi piace. Spero che i nuovi giornalisti siano meglio dei predecessori», aggiunge scherzando il d.g. Invece speriamo davvero che abbia ragione. E magari confidiamo che cresca anche la classe dirigente del calcio (stiamo scherzando anche noi, ovviamente).