Italia in stile Luis

23/02/2012 alle 09:31.

IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Il quinto posto riconquistato, dopo tre mesi, nell’ultimo weekend. Gli undici debuttanti in questo campionato, record per la serie A. Nove giocatori convocati dalle varie nazionali per le amichevoli della prossima settimana. Luis Enrique, insomma, ha messo in vetrina la sua Roma, in Italia e all’estero, in linea con le strategie della nuova proprietà statu

Il lavoro in campo premia i singoli, cioè i giocatori. Ma anche lo stesso tecnico. Perché se i calciatori hanno la soddisfazione di essere chiamati dai propri ì, anche Lucho raccoglie consensi. Soprattutto in Catalogna. E’ di ieri il risultato del sondaggio del sito del quotidiano El Mundo Deportivo: Luis Enrique, rispetto agli altri candidati, è il preferito per la successione alla panchina aurea di Guardiola. Primo con il 39 per cento, anche se il campione di votanti è limitato: duemila tifosi blaugrana. Che comunque sanno bene come ha lavorato con il B e quanti giocatori è riuscito spingere in prima squadra. E’ stato proprio Luis Enrique, qualche settimana fa parlando dell’apertura di Prandelli a per Euro 2012, a prevedere il futuro azzurro a che domenica riceverà la chiamata per l’amichevole di Genova contro gli Usa. «Più vanno e più sono felice: Francesco, Daniele, Dani, Fabio e Rosi». A parte , per il quale si deciderà a maggio, solo l’ultimo, a meno di sorprese, non ci sarà. Gli altri dovrebbero invece entrare nell’elenco (tre, come al mondiale 2006), anche se il ì valuterà bene, sentendo lo staff medico giallorosso, le condizioni fisiche di e Osvaldo: il centrocampista ha appena sconfitto una fastidiosa infiammazione all’inguine e l’altro è stato fermo 40 giorni per un infortunio muscolare. , invece, sembra sicuro. Prandelli preferisce chiamare un giocatore dell’Under 21 che un nome completamente nuovo.

Non vuole allargare troppo il gruppo. Con i 5 gol nelle ultime 6 partite, la punta romanista scavalca alcuni big del nostro campionato, a cominciare dall’ex giallorosso Borriello. In più «dà il cento per cento anche quando dorme», come ha detto domenica Luis Enrique. Lasceranno per qualche giorno Trigoria, oltre ai tre azzurri, pure , atteso dalla Bosnia per sfidare il Brasile a San Gallo, gli argentini Gago e Lamela che a Berna affronteranno la Svizzera, l’olandese Stekelenburg che giocherà a Londra contro l’Inghilterra, il danese Kjaer che sarà a Copenaghen per ospitare la Russia e probabilmente che andrà a Bucarest per Romania-Uruguay. L’unica controindicazione per la Roma è che la prossima è la settimana che precede il derby. L’esodo di sette titolari (su nove convocati) non agevola certo il lavoro di Luis Enrique prima della gara con la Lazio. Il presente, ma anche il futuro. Due settimane fa la Roma, con i suoi osservatori, si è spostata in Belgio per assistere a Genk-Lokeren di sabato 11 febbraio. Tre nomi sul taccuino di , tutti del Genk: il jolly difensivo Vanden Borre, 24 anni, in scadenza di contratto (ex e ), l’attaccante Vossen, 22 anni, già 17 gol in stagione (compresi i 5 in ) e il fluidificante sinistro Tshimanga, 23 anni, congolose con passaporto belga, ha già debuttato in nazionale.