Il precedente. Punizione di Totti a 9' dal termine e Buffon è battuto

19/02/2012 alle 10:53.

CORSPORT (F. NOBILI MASSUERO) - Dopo un altalenante biennio, intenso e controverso, ricco di bagliori di gioco ma insieme logorante, causa crociata anti sistema del football perdurante, l’era giallorossa di Zeman volgeva, nella primavera inoltrata del 1999, verso commiato struggente, benché non preannunciato da

Mentre dietro le quinte incombeva l’ombra, gelida e razionale, di Capello, gli ignari lupi, a caccia dell’Europa, affrontavano, nella ricorrenza della Liberazione, in un match di cruciale importanza in chiave , i rivali, incompleti ma certo non malleabili, del Parma. La Roma non riusciva ad imporre i suoi ritmi, in quel tiepido giorno, agli emiliani: costoro, dall’immensa cornice per nulla intimoriti, incalzavano i padroni di casa in affanno per tutta la contesa, sfiorando, in diverse occasioni, la vittoria.

Per paradosso Zeman, paladino dell’impegno collettivo e continuo dell’orchestra, fu salvato dall’acuto improvviso e vibrante di un tenore, dal geniale, decisivo intervento del solista: , sornione, apparso defilato peraltro fino allora, si guadagnava una ghiotta punizione, nei pressi della zolla del beniamino prato preferita. Calibrando nell’angolo il cuoio col magico sinistro, celebrava a suo modo la laica ricorrenza, scongiurando l’assedio asfissiante dei ducali. Buffon veniva abbagliato dalle tinte, prepotenti e sgargianti, del novello maestro romanista del colore.

Il ventiduenne Francesco, già insignito dei galloni di comando supremo della squadra, giostrava esibendo, con personale vezzo, per il campo, onde assumere forse un aspetto più da duro, il giallo colletto della maglia rialzato sulla nuca, stirato dapprima con cura e inamidato.

Il cannoniere più fecondo e fedele ad un’unica causa della storia non celava, nei confronti del Parma, una forma, ricorrente e spiccata, di attrazione: gli sventurati ducali saranno i più perforati, nel Paese, dalle bordate, esplosive e letali, del campione. Mentre altrove operavano ammirati, sulle scene, i nuovi Raffaello e Pinturicchio, il Rinascimento del calcio contemplava, in seno all’Urbe, le tinte, luminose, del favoloso e squarciante Caravaggio.

 
Roma-Parma 1-0

ROMA (): Konsel (15’ pt Chimenti); Quadrini, Zago, Aldair, Candela; Tomic (28’ st Di Biagio), Tommasi, Di Francesco; Gautieri (13’ st Paulo Sergio), Delvecchio, . All.: Zeman.

PARMA (4-3-1-2): Buffon; Mussi, Sensini, Thuram, Vanoli (43’ st Orlandini); Fuser, D. Baggio, Fiore; Balbo (13’ st Stanic); Chiesa (33’ st Asprilla), Crespo. All.: Malesani.

ARBITRO: Bettin.

MARCATORE: 36’ st .