I ragazzi sono in giro. Sognando il ritorno

11/02/2012 alle 10:49.

IL ROMANISTA (V. META) - L’ultimo scudetto Allievi prima di Piscitella e Caprari l’ha vinto Marco Amelia, mentre il capitano degli ultimi Giovanissimi campioni d’Italia prima di Scardina era Alberto Aquilani. Se mezza Serie A schiera

La formula è sempre la stessa: chi è più pronto (e ha un contratto) va a fare esperienza con i professionisti, dopo un paio di stagioni si tirano le somme e si decide se confermarlo o meno. C’è chi per trovare spazio nella Roma non ha avuto bisogno di andare via (, , il prossimo potrebbe essere Viviani), chi ci ha messo poco a farsi richiamare alla base (Aquilani) e chi come Rosi e Greco ha invece fatto un lungo giro prima di tornare a Trigoria. Su una cosa, però, sono tutti d’accordo: «Se sei bravo, prima o poi ce la fai». Per ultimi l’hanno ripetuto Antei e Frascatore, campioni d’Italia con la Primavera e oggi in prestito in B l’uno e il Lega Pro l’altro.

Quando sono in giro, i ragazzi possono andare incontro ad alterne fortune: chiedere a Bertolacci quante partite avrebbe potuto giocare l’anno scorso nel Lecce se invece che in prestito fosse stato in comproprietà. Chiedere al Grosseto come hanno fatto a tenere fuori per un’intera stagione uno come Crescenzi, che due mesi dopo essere passato al Crotone era ti tolare in Under 21. Il futuro non si costruisce soltanto sui campi del Bernardini, ma anche a Crotone, Bari, Verona, Benevento. Alessandro ha segnato il suo primo gol da professionista meno di tre mesi dopo aver festeggiato lo scudetto da capitano: di quella Roma era l’unico ’91 insieme a Mladen, avrebbe potuto andare via a gennaio, è rimasto e se oggi è titolare nell’Under 21 è anche per la scelta azzeccata di non affrettare i tempi.

D’altra parte, come Alberto De Rossi non si stanca di ripetere, «il senso del lavoro del settore giovanile non è vincere i trofei, ma portare in prima squadra quanti più giocatori possibile». Negli ultimi anni ci sono riusciti piuttosto bene, anche se la stagione record per gli esordi resta la 2004/05, l’annus horribilis dei cinque cambi di allenatore: Scurto, De Martino, Curci, Virga, Briotti, Marsili, Greco, Rosi. Luis Enrique è già a quota tre fra campionato ed Europa League e la sensazione è che non sia finita qui. Intanto, lontano da Trigoria c’è una Roma che cresce. Nell’Under 21 vittoriosa sulla Turchia in ottobre c’erano tre romanisti nell’undici titolare (Crescenzi, Antei e , gli ultimi due arrivati in azzurro soltanto lo scorso anno), il quarto, Bertolacci, è entrato nella ripresa, il quinto, D’Alessandro, era in tribuna. Giocano tutti lontano da Roma, ma con in testa solo la Roma e la voglia di convincere a riportarli alla base.

Tranne e D’Alessandro, hanno fatto tutti il ritiro con Luis Enrique prima di prendere la via del prestito, ma da Trigoria continuano a seguirli. All’Olimpico non si è visto solo l’assist di Piscitella per Bojan, ma anche lo splendido gol di Bertolacci quando è tornato da avversario nello stadio in cui sognava di esordire e anche se faceva un po’ rabbia, la Roma stava vincendo anche così, subendo una rete da uno dei suoi ragazzi migliori.