«È merito nostro, ora serve regolarità»

06/02/2012 alle 10:22.

IL TEMPO (M. DE SANTIS) - Manifesta superiorità. «Dal primo all'ultimo minuto», specifica raggiante come non mai Luis Enrique. Sarà stato anche merito di un’Inter che dell'Inter aveva solo le magliette, ma questo 4-0 rivitalizzante, secondo il tecnico asturiano, è tutta farina del sacco della Roma. «Siamo stati superiori. Una partita così era quello che ci serviva per rimetterci in marcia. Anche a Cagliari, però, avevamo fatto la gara. Per noi la differenza tra una sconfitta e una vittoria è piccolissima, la fanno i particolari. Stavolta siamo stati attenti in tutte le fasi del gioco, abbiamo mantenuto sempre alta la concentrazione e siamo entrati in campo più cattivi del solito.

Non c'è doppietta, soprattutto se è la prima in serie A e ottenuta facendo ballare la samba a gente come Samuel e Lucio, senza una dedica «per la famiglia e gli amici» e senza qualche paragone illustre: «In tanti, compreso, dicono che assomiglio a Inzaghi. Non può che farmi piacere, nei movimenti mi rivedo un po' in lui. Se mi dovessi descrivere direi, citando ancora , che sono un attaccante rompiscatole che va a pressare tutti». Un po' di regolarità, con tre gol in quattro partite, l'ha trovata anche Juan: «Merito dei palloni che mette ». Il capitano ringrazia e urla tutta la sua gioia dal sito internet: «Questa vittoria è la risposta che volevamo dare dopo Cagliari. Successi così costituiscono il miglior modo per ripartire di slancio e rafforzare la fiducia nei nostri mezzi»