
IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Non è tipo che ama nascondersi. Non lo ha fatto sul rinnovo contrattuale ammettendo come fosse una semplice questione di soldi non lo fa in campo, come fulcro del gioco romanista. Figuriamoci allora se De Rossi
Chi è allo stesso posto da una ventina danni è Totti, premiato ieri per le 700 presenze da professionista: «La premiazione che è avvenuta prima del fischio d'inizio, con tanto di targa commemorativa, è stata una vera sorpresa. Fino a pochi minuti prima non ne sapevo nulla. Voglio dire grazie alla Roma e a tutti coloro che mi sono stati sempre vicino». Il capitano, dal suo blog, analizza la gara: «L'alternanza di risultati che ha caratterizzato le nostre ultime partite ci imponeva di tornare al successo contro il Parma. Il gol partita è arrivato già nel primo tempo, poi abbiamo creato molto in fase offensiva ma c'è mancata la zampata del raddoppio. La concentrazione però è rimasta alta e col possesso palla abbiamo evitato di correre rischi eccessivi». Dal vivo, invece, mentre lascia lo stadio, scherza sullammonizione rimediata (e cercata) che lo costringerà a saltare la trasferta di Bergamo ma gli garantirà di essere presente contro la Lazio: «No, non mi sono fatto ammonire di proposito: volevo farlo a Bergamo, cho na paura del derby »