CORSERA (G. PIACENTINI) - Domenica prossima saranno passati 231 giorni dall'ultima volta (il 22 maggio scorso contro la Sampdoria) che ha segnato. Sette mesi e mezzo di astinenza. Non gli era mai capitato in carriera, nemmeno dopo il terribile infortunio del 2006 - in quel caso il digiuno durò 158 giorni, dalla doppietta contro il Cagliari l'8 febbraio al gol contro l'Australia negli ottavi di finale del campionato del mondo, il 26 luglio - di non esultare per così tanto tempo. Nella prima gara casalinga della nuova stagione Francesco Totti vuole ricominciare a mettere il pollice in bocca
Domenica all'Olimpico arriva il Chievo, squadra a cui ha già segnato 6 volte in carriera, un buon avversario da cui ricominciare. La prova della bilancia è stata abbondantemente superata, le vacanze alle Maldive non hanno lasciato segni: il Totti che si è ripresentato a Trigoria in forma perfetta è pronto a riprendere per mano la Roma. «Totti fa impressione e spero che De Rossi resti»: è il pensiero di Fabio Borini, che è tornato ieri ad allenarsi in gruppo. Ha invece svolto lavoro differenziato in campo Daniele De Rossi - ogni giorno è buono per un incontro tra il suo agente Sergio Berti e Franco Baldini - ma non c'è allarme perché sta seguendo un lavoro personalizzato concordato con lo staff tecnico e oggi si allenerà con il resto del gruppo. Ci sarà anche Erik Lamela, che ha abbandonato in anticipo l'allenamento: nessun problema alla caviglia infortunata la scorsa estate - e colpita di nuovo durante la sosta nel corso dell'amichevole organizzata dalla fondazione Zanetti - ma un fastidio al piede dovuto all'assenza di un plantare nello scarpino. Col Chievo ci sarà anche lui, Luis Enrique permettendo.