«Roma, il gioco sostituirà Osvaldo»

08/01/2012 alle 09:34.

CORSERA (L. VALDISERRI) - Il 2011 era finito con una Roma quasi perfetta, capace di vincere a Napoli e Bologna. Il 2012 è cominciato con il grave infortunio a Osvaldo (fuori per 60 giorni) e con la telenovela infinita del contratto in scadenza di Daniele De Rossi. Tanto che la vigilia della partita contro il Chievo è passata in secondo piano. Anche Luis Enrique, nella conferenza pre-gara, si è dovuto adeguare. Sul caso De Rossi è andato controcorrente: niente pessimismo, anche se il centrocampista potrebbe firmare per un'altra squadra dal primo febbraio:

Anche Luis Enrique, nella conferenza pre-gara, si è dovuto adeguare. Sul caso è andato controcorrente: niente pessimismo, anche se il centrocampista potrebbe firmare per un'altra squadra dal primo febbraio: «Non ho nessun dubbio che Daniele resterà alla Roma perché è la cosa che vuole. Il rinnovo andava fatto tanto tempo fa, è un peccato far arrivare a scadenza calciatori del suo livello. È un tema che compete alla società e al calciatore, che stanno parlando e non sono preoccupato. Continuo a credere che ci siano calciatori che non pensano solo ai soldi, ma anche al posto in cui possono lavorare al meglio. Tutti sappiamo cosa significa Daniele per i romanisti e cosa significa la Roma per lui. Via a gennaio? Non è una possibilità. E nemmeno in estate. Lo vedo allenarsi ogni giorno con il sorriso».

L'assenza di Osvaldo non significa che la Roma tornerà sul mercato per una «toppa», semmai per un giocatore futuribile (Varela del Porto). E non c'è nostalgia per Borriello: «Non giocava nemmeno quando Osvaldo era assente. Lo stop di Dani è un peccato, stava diventando un punto di riferimento, ma sono cose che capitano: lo sostituirà il gioco di squadra. E sul mercato non ho chiesto nessun attaccante, perché abbiamo tanti ragazzi della Primavera che stanno aspettando un'occasione. Amauri o Quagliarella? Nessuno dei due. Semmai voglio . L'unica richiesta è sfoltire la rosa». Leggi: Cassetti, Cicinho e Pizarro («Tutti sanno che ci sono delle regole e che quando non si seguono ci sono delle conseguenze»).

Rosi, debilitato dall'influenza, andrà in panchina: al suo posto José Angel. In attacco Bojan, e Lamela. Nessuna paura per la lunga sosta: «Avevo dato programmi di allenamento personalizzati. I giocatori devono essere monacali e curare al massimo alimentazione e riposo per evitare incidenti». Un messaggio cifrato a Osvaldo?